CronacaAssegno unico figli, via libera in Commissione. Duecento euro da modulare in base all'Isee

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Assegno unico figli, via libera in Commissione. Duecento euro da modulare in base all'Isee

Un provvedimento, contenuto nella legge di Bilancio, che sostituirà tutte le altre misure dedicate alle famiglie e che riguarda 11 milioni di persone. Si tratterà di un credito d'imposta o assegno mensile per i figli da 0 a 21 anni che andrà a tutte le famiglie compresi incapienti e partite Iva

Inserito da (Maria Abate), giovedì 11 marzo 2021 12:50:16

Passo decisivo oggi per l'approvazione dell'assegno unico per i figli. Dopo mesi di stand by, complice anche la crisi di governo, è stato approvato infatti in commissione Lavoro del Senato il via libera all'unanimità al ddl delega che istituisce la misura per dedicata alle famiglie italiane. Un provvedimento, contenuto nella legge di Bilancio, che sostituirà tutte le altre misure dedicate alle famiglie e che riguarda 11 milioni di persone.

«Una convergenza importante, che mostra la volontà di procedere spediti», osserva il ministro per la Famiglia Elena Bonetti, in Senato per il voto, assicurando che c'è tutto l'impegno, suo e del ministero dell'Economia, «per attuare quanto prima la delega e centrare l'obiettivo di partire da luglio con il nuovo assegno per i figli a carico».

Si tratterà di un credito d'imposta o assegno mensile per i figli da 0 a 21 anni che andrà a tutte le famiglie compresi incapienti e partite Iva, finora escluse perché gran parte dei sostegni alle famiglie sono legati al contratto di lavoro (dipendente) o a detrazioni (che non si percepiscono con livelli di reddito sotto la no tax area).

Il governo avrà 12 mesi per attuare la delega. In attesa dell'ok definitivo dell'Aula del Senato, al momento ancora non in calendario, gli uffici della Famiglia e quelli del Mef dovranno quindi accelerare nella stesura dei decreti attuativi che dovranno stabilire, tra l'altro, l'importo dell'assegno (si è parlato in media di 200 euro al mese per figlio). La delega impone comunque di modularlo in base all'Isee, di dividerlo in parti uguali tra i genitori, di prevedere una maggiorazione a partire dal secondo figlio e di aumentarlo tra il 30% e il 50% in caso di figli disabili.

Non solo, fino a 18 anni andrà ai genitori poi potrà proseguire fino ai 21 anni e dato direttamente ai figli, su richiesta, per favorirne l'autonomia. Il sostegno sarà corrisposto dopo la maggiore età però solo se i ragazzi studiano, fanno un tirocinio o hanno primi lavori a basso reddito. Per finanziare questa riforma la legge di Bilancio ha stanziato i primi 3 miliardi per il 2021 (tra 5 e 6 a regime a partire dal 2022), che si sommano ai circa 125 miliardi attualmente dedicati ad altri strumenti che andranno gradualmente 'in soffitta', dai vari bonus (nascita, bebè), alle detrazioni per i figli a carico e l'assegno familiare.

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