CronacaCovid-19, l'Italia supera i 100mila morti. Cts e Governo pensano a misure più severe: ipotesi lockdown nazionale

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Covid-19, l'Italia supera i 100mila morti. Cts e Governo pensano a misure più severe: ipotesi lockdown nazionale

Oggi, martedì 9 marzo, il Comitato tecnico scientifico si riunirà per valutare se inasprire le misure anti contagio. Tra le ipotesi un lockdown nazionale di alcune settimane, in modo da permettere l'accelerazione della campagna vaccinale e la conseguente riapertura in sicurezza

Inserito da (Maria Abate), martedì 9 marzo 2021 10:02:08

L'Italia supera i 100mila morti dall'inizio della pandemia e si colora sempre più di rosso a causa delle varianti del virus che spingono verso l'alto la curva dei contagi e riportano in sofferenza gli ospedali, con le terapie intensive di 11 regioni già sopra la soglia critica del 30%.

Oggi, martedì 9 marzo, il Comitato tecnico scientifico si è riunito per valutare se inasprire le misure anti contagio. Diverse le ipotesi sul tavolo degli esperti: un lockdown nazionale di alcune settimane, in modo da permettere l'accelerazione della campagna vaccinale e la conseguente riapertura in sicurezza, una stretta nei weekend oppure una zona rossa rafforzata con regole più rigide o criteri più severi (250 casi ogni 100 mila abitanti) per far scattare le chiusure.

D'altronde, già un mese fa, il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, aveva dichiarato esplicitamente: «La terapia più efficace sarebbe un lockdown totale per altri due mesi. Ma il Paese è in grave sofferenza con milioni di persone in stato di assoluta precarietà e non possiamo permetterci questa terapia».

Dopo che gli esperti si saranno espressi ufficialmente, il governo prenderà una decisione politica. Ma che ci fossero novità all'orizzonte era trapelato anche dalle parole pronunciate ieri in un video-messaggio dal presidente del Consiglio, Mario Draghi: «Siamo solo all'inizio, il nostro compito è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta, non bisogna perdere un attimo. Dobbiamo compiere scelte meditate, ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia realizzabile, le vostre preoccupazioni sono le mie», aveva detto.

«Le prossime ore non saranno facili: dobbiamo provare a piegare la curva e richiamare tutti alla massima attenzione. Le misure dobbiamo adeguarle all'andamento della curva epidemiologica. Sulle varianti gli studi sono in corso, la scienza non ha soluzione immediata o la bacchetta magica. Sta analizzando la questione, anche di variante brasiliana, sudafricana e ulteriori. La certezza è che sono presenti e rappresentano una nuova sfida», gli ha fatto eco il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo aver illustrato al premier il nuovo piano vaccini.

Una riunione, quella in corso, che arriva proprio a un anno dal Dpcm 9 marzo 2020, firmato dall'ex premier Giuseppe Conte, che stabiliva per la prima volta il lockdown nazionale, durato fino al 4 maggio.

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