CronacaDecreto riaperture, appena approvato fa già discutere: Lega si astiene per il coprifuoco alle 22

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Decreto riaperture, appena approvato fa già discutere: Lega si astiene per il coprifuoco alle 22

Ma è tensione tra Lega e Governo. Infatti, il coprifuoco rimane alle 22, mentre Matteo Salvini aveva fatto pressing affinché fosse rinviato alle 23. Per questo, ieri, in Cdm, la Lega si è astenuta. Il coprifuoco fissato alle 22, infatti, costringerebbe le persone ad abbandonare i locali in largo anticipo e i ristoratori avrebbero tempi strettissimi per il servizio

Inserito da (Maria Abate), giovedì 22 aprile 2021 10:28:09

Durante il Consiglio dei Ministri di ieri sera, mercoledì 21 aprile, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del premier Mario Draghi, è stato approvato il "Decreto Riaperture", che entrerà in vigore dal 26 aprile e durerà fino al 31 luglio.

La prima riapertura è quella degli spostamenti tra regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Per motivi di turismo, alle persone munite della "certificazione verde", che comprova l'avvenuta vaccinazione, la negatività al tampone e la guarigione da Covid-19, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa.

Ma è tensione tra Lega e Governo. Infatti, il coprifuoco rimane alle 22, mentre Matteo Salvini aveva fatto pressing affinché fosse rinviato alle 23. Per questo, ieri, in Cdm, la Lega si è astenuta. Il coprifuoco fissato alle 22, infatti, costringerebbe le persone ad abbandonare i locali in largo anticipo e i ristoratori avrebbero tempi strettissimi per il servizio.

Da fonti di governo, si apprende che, se i dati epidemiologici lo permetteranno, il coprifuoco alle 22 non è destinato a restare fino al 31 luglio. Il tutto in un generale approccio di "gradualità".

«Tutte le Regioni, tutte, anche quelle di sinistra, chiedevano di rivedere queste norme, per esempio spostando l'orario del coprifuoco e concedendo alcune aperture in più», ha commentato il leader del Carroccio in un'intervista a Il Giornale. «I dati sanitari fortunatamente sono in netto miglioramento: negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati. Hanno prevalso criteri ideologici, non scientifici», ha aggiunto. Sull'ipotesi di lasciare il governo, Salvini ha risposto: «No, glielo garantisco. Però non votiamo i provvedimenti a scatola chiusa; fra quindici giorni, se ci saranno nuove aperture, voteremo un altro provvedimento favorevole a chi oggi è penalizzato».

Le riaperture

I ristoranti e i bar in zona gialla riaprono all'aperto a pranzo e a cena. Dal 1° giugno si potrà andare nei ristoranti anche al chiuso a pranzo.

Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.

Dal 15 maggio, in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all'aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.

Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere.
Dal 1° luglio via libera a convegni e congressi. Attualmente i centri termali sono aperti con la prescrizione medica, dal 1° luglio l'accesso sarà consentito a tutti. Riaprono anche i parchi tematici e di divertimento.

Scuola e università

Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell'anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l'infanzia, della scuola dell'infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie), e, per almeno il 50 per cento degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.).

Nella zona rossa, l'attività didattica in presenza è garantita fino a un massimo del 75 per cento degli studenti ed è sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone gialla e arancione, l'attività in presenza è garantita ad almeno il 70 per cento degli studenti, fino al 100 per cento.

Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

Competizioni ed eventi sportivi

A decorrere dal 1° giugno 2021, in zona gialla, le disposizioni previste per gli spettacoli si applicano anche agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all'aperto e a 500 per impianti al chiuso. E' possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico.

Sport di squadra, piscine, palestre

Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all'aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.

(Foto: Fb Mario Draghi, Fb Matteo Salvini)

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