CronacaDiscarica abusiva a cielo aperto nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: sequestrata

Santa Marina, Cilento, cronaca, discarica abusiva

Discarica abusiva a cielo aperto nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: sequestrata

I rifiuti, depositati in maniera sconsiderata e incontrollata sul terreno, ubicato in una zona poco distante dal centro abitato, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, avrebbero potuto provocare gravi danni all’ecosistema

Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 11 marzo 2024 11:37:24

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha individuato, nel Comune di Santa Marina, una vasta superfice di circa 2.000 mq, con un capannone di 100 mq. e 2 container, utilizzati per la raccolta e la gestione di diverse tonnellate di rifiuti pericolosi in forma imprenditoriale ed in totale assenza di autorizzazioni.

I finanzieri della Tenenza di Sapri hanno quindi proceduto al sequestro dell'intera area, dei tre depositi e dei mezzi utilizzati per la raccolta abusiva e la cernita del materiale lì insistente, tra cui scarti di lavorazioni edili, plastica, metalli ferrosi, pneumatici fuori uso, guaine bituminose, numerosi veicoli fuori uso, al fine di attivare le previste procedure presso gli Enti preposti per consentirne la successiva bonifica.

I rifiuti, depositati in maniera sconsiderata e incontrollata sul terreno, ubicato in una zona poco distante dal centro abitato, con il passare del tempo e l'esposizione agli agenti atmosferici, avrebbero potuto provocare gravi danni all'ecosistema, a causa della prolungata persistenza e delle possibili infiltrazioni di oli usati e di percolato nel sottosuolo. La condotta posta in essere risulta ulteriormente aggravata in quanto l'area utilizzata ha un grande pregio ambientale, ricadendo all'interno della perimetrazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Il proprietario della superficie, su cui si estendeva la discarica, nonché gestore dell'attività illecita, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lagonegro, dove dovrà rispondere dei gravi reati ambientali commessi. L'attività di servizio nello specifico comparto testimonia, ancora una volta, l'impegno profuso quotidianamente dal Corpo anche nei piccoli centri urbani, a tutela dell'ambiente e della salute dell'intera collettività.

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