CronacaLegami con il “clan Muto”, Finanza sequestra beni mobili e immobili per 1 milione di euro a due salernitani

Salerno, Sala Consilina, Antimafia, Clan Muto, sequestro

Legami con il “clan Muto”, Finanza sequestra beni mobili e immobili per 1 milione di euro a due salernitani

Gli accertamenti patrimoniali condotti dalle Fiamme Gialle salernitane hanno consentito di rilevare in capo ai due salernitani, che conducevano un tenore di vita del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, la titolarità di un cospicuo patrimonio

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 9 agosto 2022 12:47:40

Nella mattinata dell'8 agosto, personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Salerno e del G.I.C.O. (Gruppo d'Investigazione sulla Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro avente ad oggetto un'impresa commerciale ed otto unità immobiliari, nei confronti di Vito Gallo (classe ‘56) e Cono Gallo (classe ‘80), residenti a Sala Consilina, per un valore stimato in circa un milione di euro.

Contestualmente è stata notificata la Misura di Prevenzione Personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, commisurata in 3 anni nei confronti del primo e 2 nei confronti del secondo.

A capo del 66enne, già condannato nel 2019 alla pena di 26 anni di reclusione per i delitti di tentata estorsione e associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti e con precedenti penali per i reati di rapina, ricettazione e spendita di banconote falsificate, sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di appartenenza alla cosca calabrese nota come "clan Muto", con base operativa e strategica in provincia di Catanzaro.

Nella medesima indagine per traffico di sostanze stupefacenti è risultato coinvolto anche il 42enne, ritenuto, ai sensi delle disposizioni del codice antimafia, connotato da profili di pericolosità sociale qualificata.

Gli accertamenti patrimoniali condotti dalle Fiamme Gialle salernitane hanno poi consentito di rilevare in capo ai proposti la titolarità di un cospicuo patrimonio, schermato anche attraverso la formale intestazione di beni immobili ai propri familiari, e la conduzione di un tenore di vita del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Pertanto, ritenuti sussistenti dal Tribunale di Potenza, i presupposti soggettivi e oggettivi in capo ai proposti sono stati sottoposti a vincolo cautelare: quattro fabbricati siti nel comune di Centola (SA), Sala Consilina (SA) e Roma, l'intera proprietà di quattro distinti terreni siti nel comune di Sala Consilina (SA) ed i beni aziendali riconducibili ad un'attività commerciale di bar.

(Foto: Guardia di Finanza)

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