CronacaScuola, dal 26 tutti in presenza in zona gialla e arancione. Speranza valuta test salivare per monitorare contagio

Scuola, rientro, Speranza, test salivare, zona gialla, zona arancione

Scuola, dal 26 tutti in presenza in zona gialla e arancione. Speranza valuta test salivare per monitorare contagio

Il ministero sta lavorando a tappe serrate in vista del rientro in classe di tutti gli studenti, ma i problemi non mancano. Due su tutti: i trasporti e, come segnalato dai presidi, il sovraffollamento degli istituti, con l'impossibilità in molte classi di mantenere il distanziamento

Inserito da (Maria Abate), lunedì 19 aprile 2021 18:07:47

Dal 26 aprile, in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza al 100%. In zona rossa, invece, le lezioni si svolgeranno in classe fino alla terza media (ora è fino alla prima), mentre alle superiori l'attività si svolgerà almeno al 50% in presenza.

Per questo, il Ministero della Salute sta valutando l'evidenza del test salivare per monitorare, periodicamente, attraverso gruppi di alunni, il contagio, importando il 'modello Lazio e Bolzano' a scuola un po' in tutte le Regioni.

Ma saranno queste ultime che avranno la competenza. «Questo ci preoccupa, avremo ancora una volta una situazione a macchia di leopardo -, ha commentato Maddalena Gissi, segretario Cisl Scuola -. Serve una presa di posizione di Regioni, Anci, Upi e Governo per garantire maggiore uniformità».

La Flc Cgil chiede che il Governo rivaluti la scelta per la ripresa attività scolastiche in presenza al 100% dal 26 aprile e lavori concretamente per raggiungere l'obiettivo in sicurezza a partire dalla ripresa immediata della campagna di vaccinazione.

«Ci troviamo davanti a un atto di volontà politica non supportato da condizioni reali. Prima di decidere la riapertura al 100% in presenza bisogna riprendere subito la campagna di vaccinazione, rinnovare i protocolli di sicurezza, effettuare tracciamenti, anche a campione, valutare i dati dei vaccinati. In caso contrario non c'è alcuna garanzia», ha affermato il segretario Francesco Sinopoli.

D'accordo con lui Antonello Giannelli, presidente dell'Anp (Associazione nazionale presidi): «È criticabile la sospensione del piano vaccinale nei confronti del mondo della scuola che riguarda 1,5 milioni di persone, per procedere invece con fasce d'età. Dovrebbe essere invece fatto parallelamente».

«Un rischio ragionato, non folle», ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza, durante l'incontro tecnico al ministero dell'Istruzione. Il ministero sta lavorando a tappe serrate in vista del rientro in classe di tutti gli studenti, ma i problemi non mancano. Due su tutti: i trasporti e, come segnalato dai presidi, il sovraffollamento degli istituti, con l'impossibilità in molte classi di mantenere il distanziamento. In questi casi, il ritorno alla Dad sarà una conseguenza obbligata.

In settimana, ha annunciato la ministra Mariastella Gelmini, ci sarà un tavolo con i colleghi delle Infrastrutture, dell'Istruzione e i presidenti delle Regioni dove si affronteranno «i temi della logistica», a cominciare da quello cruciale dei trasporti. «Ci vorrà il tracciamento per individuare in tempo eventuali contagi a scuola, ma il ritorno in classe almeno per un mese è un fatto doveroso», ha ribadito Gelmini.

(Foto: Comune di Scala)

Galleria Fotografica