Cronaca«Se trend continua il virus già da luglio non farà più male», l’analisi dell’Ordine degli Attuari

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«Se trend continua il virus già da luglio non farà più male», l’analisi dell’Ordine degli Attuari

I ricoveri in terapia intensiva tenderanno a zero già verso la fine di maggio. Per l’andamento della mortalità generale occorrerà attendere almeno i dati Istat su tutto il 2020: ci saranno inevitabili compensazioni rispetto ai dati attuali.

Inserito da (Maria Abate), venerdì 8 maggio 2020 16:15:34

Dall'analisi dei numeri sull'andamento della pandemia del coronavirus in Italia, l'Ordine nazionale degli Attuari ritiene che la situazione potrebbe essere sostanzialmente risolta entro il mese di luglio.

Tra i compiti degli attuari, infatti, c'è l'elaborazione di analisi statistiche e la valutazione dei rischi nei più diversi ambiti. In generale, questi professionisti valutano l'incertezza, quando quantificabile.

«Nell'ipotesi di continuità degli attuali trend e di assenza di ulteriori ondate, il coronavirus tenderà a scemare entro l'estate, al più con una coda che nella peggiore delle ipotesi non dovrebbe superare la metà di luglio, mentre il numero di ricoveri in terapia intensiva tenderà allo zero già a partire dalla fine di maggio», scrivono in un comunicato stampa.

E poi, in merito all'indice di mortalità, parlano di «inevitabili compensazioni»: «se il decesso di quanti soffrivano già di altre gravi patologie verrà attribuito al Covid-19, risulterà diminuito il numero di morti per tumori, malattie cardiovascolari, ecc... Analogamente quest'anno sarà inferiore, per le restrizioni alla mobilità e a molte attività, il bilancio delle vittime di incidenti stradali e infortuni. Difficile stabilire oggi il saldo finale».

A seguito di proprie analisi e studi portati avanti fino a oggi, l'Ordine degli Attuari ha identificato alcune tendenze che a questo punto ritiene sufficientemente consolidate. Con una premessa: occorre essere consapevoli che la certezza assoluta e l'omogeneità sui dati non sono scontate a priori, in particolare sul numero dei casi e sul numero dei decessi; questa è una raccomandazione generale per tutti coloro che intendano effettuare valutazioni quantitative sul tema.

Ecco i primi risultati del lavoro degli attuari, basato sui dati ufficiali (OMS e ISS-Istituto Superiore di Sanità), con l'auspicio che i comportamenti dei singoli e le misure di sicurezza possano evitare un ritorno dell'epidemia a livelli preoccupanti:

«Pur consapevoli che non basta l'analisi dei numeri a risolvere tutti i problemi legati all'emergenza sanitaria - afferma Giampaolo Crenca, Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari - intendiamo fornire una lettura attenta del fenomeno, seppur solo dal punto di vista dei numeri, affinché possa essere utile a chi deve prendere decisioni sia in ottica contingente che di prevenzione. Per questo siamo pronti a mettere le nostre competenze al servizio del Paese».

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