Economia e TurismoDa oggi gli USA riaprono i confini ai viaggiatori internazionali: richiesto vaccino e tampone

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Da oggi gli USA riaprono i confini ai viaggiatori internazionali: richiesto vaccino e tampone

Ci sono però Paesi importanti che hanno riaperto e dove noi italiani non possiamo andare, come la Thailandia, il Marocco, la Turchia, la Polinesia francese. Con gravi disagi per l'industria del viaggio organizzato

Inserito da (Maria Abate), lunedì 8 novembre 2021 09:31:36

Da oggi cadono le restrizioni per l'ingresso negli Stati Uniti per i viaggiatori internazionali, introdotte nel 2020 a causa della pandemia.

La riapertura dei confini vale sia per turismo che per motivi di studio o di lavoro. Bisognerà però essere pienamente vaccinati. A chi arriva in aereo, anche se vaccinato, sarà anche richiesto un tampone eseguito non oltre i 3 giorni prima della partenza.

Il decreto firmato dal presidente Joe Biden prevede comunque alcune esenzioni: per i minori sotto i 18 anni, per le persone con problemi medici oppure provenienti da Paesi dove i vaccini non sono ampiamente disponibili. Ma a tutti sarà comunque richiesta la prova di un test negativo. Spetterà quindi alle compagnie aeree attuare le nuove procedure, pena di sanzioni sino a 35 mila dollari per violazione.

«La riapertura degli Stati Uniti è stata accolta con estremo favore dal pubblico italiano: c'è tanta voglia di fare vacanza, di viaggiare e ovviamente gli Stati Uniti sono una meta importantissima per i turisti italiani, per ricongiungimento familiare, affari», ha detto Andrea Mele, vicepresidente di Astoi Confindustria Viaggi, a Rainews 24.

«Ci sono però Paesi importanti che hanno riaperto e dove noi italiani non possiamo andare, come la Thailandia, il Marocco, la Turchia, la Polinesia francese: si tratta di mete ancora vietate e questo incide tantissimo sul nostro settore turistico», ha aggiunto.

«Parliamo di un'industria - ha spiegato - che la peculiarità di programmare con molto anticipo: abbiamo bisogno di tempi certi che stanno mancando clamorosamente da parte delle autorità competenti. Non riusciamo a capire dove andremo e cosa accadrà: il decreto che stabilisce i divieti scade il 15 dicembre».

L'industria del viaggio organizzato, ha chiosato, «impiega decine di migliaia di dipendenti che per la maggioranza sono ancora in cassa integrazione da aprile 2020».

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