"23 gennaio 2020: Tesla vale più di 100 miliardi di dollari
30 gennaio 2020: Trimestrale Tesla oltre le attese: titolo vola nell'after-hour
4 febbraio 2020: Azioni Tesla da comprare? Fioccano Target Price rialzisti fino a 15mila dollari
5 febbraio 2020: Per Tesla è tonfo: il titolo colpito da coronavirus"

Sono gli ultimi titoli inerenti articoli pubblicati su Money.it e inerenti il gigante dell'auto elettrica che, prima del crollo a wall street, era arrivato a valere più della Volkswagen.

Senza scendere in tecnicismi di chi gioca quotidianamente in borsa, solo lunedì (in piena crisi coronavirus), le società di rating hanno alzato il target price a 800 dollari dai precedenti 556 dollari, con rating "buy", cioè titolo da comprare.

Nei primi giorni della settimana il titolo è salito di oltre il 20% e, come è naturale in questi casi, molti "giocatori", ritirano il premio e tolgono il disturbo innescando una normale altalena dei prezzi. Quello però i media, più o meno allineati, ci stanno raccontando da mercoledì è un'azienda a rischio, che ha fatto forse un passo troppo grande investendo in Cina.

Secondo scenarieconomici.it addirittura Tesla sarebbe stata "ammazzata dal virus cinese" e la causa di questi cali sarebbe legata al mercato cinese, dove Elon Musk ha posto molte speranze con l'apertura di una Gigafactory nella regione di Shanghai.

Intanto fa riflettere come un virus stia in qualche modo "influenzando" tutta l'economia del pianeta, tra verità e fake news. L'unica cosa certa è che i numeri attuali (30mila casi accertati e più di 600 persone decedute) siano decisamente sottostimati, vista la paura e le contromisure messe in campo dal mondo intero.