PoliticaCovid, Draghi sulla Dad: «Va respinta». Poi accusa i non vaccinati: «Causano gran parte dei problemi di oggi»

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Covid, Draghi sulla Dad: «Va respinta». Poi accusa i non vaccinati: «Causano gran parte dei problemi di oggi»

Si è svolta ieri, 10 gennaio, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Draghi sugli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 11 gennaio 2022 08:41:30

Si è svolta ieri, 10 gennaio, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Draghi sugli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo. Sono intervenuti i Ministri della Salute Speranza e dell'Istruzione Bianchi e il coordinatore del Cts Locatelli.

«La scuola è fondamentale per la democrazia va tutelata, protetta, non abbandonata -ha dichiarato Draghi riferendosi alle polemiche legate al ritorno della Dad-. Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza».

Il premier ha sottolineato che «ci sono anche motivazioni di ordine pratico: ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all'anno scorso e non ci sono i motivi per farlo».

« Non dobbiamo mai perdere di vista una costatazione, gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c'è l'ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo, anche con la terza dose. Siamo stati tra i primi ad adottare l'obbligo di vaccino per tutta una serie di categorie, - prosegue Draghi - ora la circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l'effetto sulla popolazione non vaccinata. L'obbligo dei vaccini per gli over 50 lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati».

Foto: Governo.it

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