PoliticaDe Luca su Rai 1 parla di densità abitativa e insiste su limitazioni mobilità «per evitare ecatombe»

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De Luca su Rai 1 parla di densità abitativa e insiste su limitazioni mobilità «per evitare ecatombe»

La mobilità tra regioni è stata al centro del confronto tra i governatori della Campania e della Lombardia, Vincenzo De Luca e Attilio Fontana, che si sono confrontati ieri sera nello studio a distanzadi Porta A Porta, condotto da Bruno Vespa

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 22 aprile 2020 12:34:31

La mobilità tra regioni è stata al centro del confronto tra i governatori della Campania e della Lombardia, Vincenzo De Luca e Attilio Fontana, che si sono confrontati ieri sera nello studio a distanza di Porta A Porta, condotto da Bruno Vespa.

Appartenente al Partito Democratico il primo e alla Lega il secondo, nel corso dell'emergenza sanitaria, i due Presidenti hanno intrapreso due differenti linee. Nonostante il botta e risposta tra i due governatori sui Social network avesse assunto una piega dura (dopo la decisione di Fontana di voler rimuovere le restrizioni ai lombardi e la replica di De Luca che annunciava la chiusura dei confini della Campania ai cittadini provenienti da regioni ad alto tasso di contagio, l'esponente leghista ha ricordato che molti concittadini campani si recano in Lombardia per farsi curare e che non avrebbe mai chiuso loro le porte), nella redazione a distanza di Vespa i toni sono molto pacati.

La posizione di De Luca

«Innanzitutto, saluto il mio amico Attilio Fontana ed esprimo la mia solidarietà alla Lombardia. Le mie sono solo misure cautelari, semplici precauzioni per evitare che il contagio si possa diffondere a macchia d'olio», ha esordito De Luca, che si è detto «d'accordo con Attilio Fontana sul fatto che dobbiamo aprire in tutta Italia», ma ha specificato che «aprire non significa aprire allo stesso modo. Perché ci sono regioni in cui non c'è nemmeno un focolaio di contagio, e regioni nelle quali il problema è ancora fortemente presente. Dobbiamo perlomeno limitare la mobilità alle regioni di appartenenza».

E ha motivato la sua posizione sostenendo che nella notte del 9 marzo «nei nostri territori si sono riversati studenti e lavoratori provenienti dal Nord. Abbiamo corso il rischio di avere un contagio dilagante. Il nostro problema è che oggi si possa ripetere». E ha parlato di densità abitativa, che in Campania è più alta che in Lombardia e che «soprattutto nella fascia costiera è la più alta d'Europa. Siamo al livello di Singapore. Siamo l'unica regione - ha affermato con fermezza - in cui non si può sbagliare sennò c'è un'ecatombe».

La posizione di Fontana

Dall'altro lato Fontana, governatore della regione più colpita dall'emergenza Coronavirus spinge sempre di più per una riapertura e per una convivenza con il virus nella Fase 2. «Se noi dovessimo aspettare il contagio zero - ha detto - con la Lombardia dovremmo arrivare alla fine del mese di giugno, che è una situazione che ritengo difficilmente sopportabile. Per noi e per il resto del Paese».

«Sono sempre più convinto di una riapertura a livello nazionale. E non posso essere d'accordo sulla riapertura a scaglioni anche perché ci sono delle interconnessioni molto forti tra le varie filiere tra regioni», ha poi aggiunto.

Su questo fronte il presidente della Regione Campania ha ribadito che il collegamento tra regioni a livello di filiere continuerà: «Ovviamente l'economia si deve riprendere. Basta banalizzazioni. È impensabile che un'impresa con diverse filiere riapra in tempi diversi. Nessuno vuole rinchiudere la Campania».

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