Salute e BenessereCovid-19, cambia protocollo su quarantena e tamponi. Speranza annuncia «interventi puntuali su alcune aree più a rischio»

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Covid-19, cambia protocollo su quarantena e tamponi. Speranza annuncia «interventi puntuali su alcune aree più a rischio»

Ieri c'è stata la riunione del comitato tecnico scientifico, mentre oggi ci sarà una cabina di regia con le Regioni e gli enti locali per fare il punto con i governatori sulle misure che entreranno nel nuovo Dpcm, che potrebbe arrivare già stasera

Inserito da (Maria Abate), lunedì 12 ottobre 2020 10:19:31

Ieri c'è stata la riunione del comitato tecnico scientifico, mentre per oggi il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato la cabina di regia con le Regioni e gli enti locali per fare il punto con governatori e rappresentanti dei territori sulle misure che entreranno nel nuovo Dpcm, che potrebbe arrivare già stasera. Tra le ipotesi lo stop agli sport di contatto come il calcetto, limiti a raduni, riti e feste anche in casa. Inoltre, si punta ad alzare al 70% la quota del personale della Pubblica amministrazione in smart working.

Dalla riunione del Cts di domenica, invece, emerge un nuovo protocollo: per gli asintomatici prevede dieci giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l'esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Anche in caso di positività sarà comunque 'libero': studi internazionali, sottolineano dal Cts, affermano infatti che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare. I tamponi, aggiunge il Cts, potrebbero essere realizzati dai medici di famiglia e dai pediatri ove possibile.

«Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza da Fabio Fazio a 'Che tempo che fa' su Rai3. «Un cambio di marcia - ha affermato - con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d'anticipo». Ad ogni modo, i contagi in Italia sono aumentati ma sono inferiori ad altri Paesi.

«Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali», ha spiegato, annunciando che ci saranno interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze, come la boxe o la pallavolo. Almeno per il momento non sono previste ulteriori restrizioni per le palestre, a patto che gli ingressi sia contingentati e tutta l'attività si svolga su prenotazione, in base a un numero ‘possibile' di ingressi e di persone che fruiscono degli ambienti.

Le Regioni avranno la possibilità di agire su norme più restrittive, ha aggiunto Speranza, sottolineando che «non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio».

«A febbraio non eravamo assolutamente preparati, non avevamo niente, neanche come filiera produttiva. Adesso abbiamo un Paese che può avere delle disfunzioni, ma si è attrezzato e ha dimostrato di saper affrontare l'emergenza. Questo è un Paese che non deve essere troppo duro con sé stesso. Le terapie intensive sono attrezzate», ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a 'Mezz'ora in più' su RaiTre.

«Noi, grazie all'accordo con Oxford University, entro fine anno avremo le prime dosi del vaccino e dall'inizio dell'anno prossimo inizieremo le vaccinazioni», ha chiosato.

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