Salute e BenessereTelemedicina, in Parlamento passa l'emendamento di Provenza (M5S): «Da Regioni risorse finanziarie vincolate»

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Telemedicina, in Parlamento passa l'emendamento di Provenza (M5S): «Da Regioni risorse finanziarie vincolate»

In Parlamento passa l'emendamento a firma del deputato Nicola Provenza (M5S): «Le Regioni dovranno destinare risorse finanziarie vincolate all’implementazione di questa importante tecnologia»

Inserito da (Maria Abate), martedì 29 dicembre 2020 12:22:57

Destinate risorse per l'applicazione operativa della telemedicina, passa in Parlamento l'emendamento a firma di Nicola Provenza, deputato del Movimento 5 Stelle.

Per Telemedicina si intende una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località. La Telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti.

«Nel corso di questi mesi - ha dichiarato Provenza - ho orientato la mia azione politico-parlamentare verso la necessità di porre la salute, non solo fisica ma anche relazionale e sociale, al centro di una governance moderna. Ciò si è concretizzato in atti parlamentari, interpellanze urgenti, ordini del giorno ed emendamenti nonché in interlocuzioni costanti con il Ministero della Salute, l'Istituto Superiore di Sanità e la Protezione Civile. Avendo individuato la Telemedicina come uno strumento davvero efficace nell'emergenza Covid, ma soprattutto in prospettiva futura per tutto quello che dovrà essere la politica assistenziale sul territorio, ho dato impulso e concretezza a questa visione. Lo scenario dell'emergenza ci ha messo di fronte alla necessità di assistere in sicurezza i pazienti Covid senza trascurare i pazienti fragili, i malati cronici e le persone con disabilità che hanno avuto enormi difficoltà ad accedere alle normali cure».

Lo sviluppo di strumenti per la Telemedicina consente sia di trovare nuove risposte a problemi tradizionali della medicina, sia di creare nuove opportunità per il miglioramento del servizio sanitario tramite una maggiore collaborazione tra i vari professionisti sanitari coinvolti e i pazienti. L'equità dell'accesso e la disponibilità di una assistenza sanitaria qualificata in aree remote possono essere grandemente aumentate dall'uso della Telemedicina, che assicurerebbe anche una migliore qualità dell'assistenza garantendo la continuità delle cure, anche ai fini della gestione della cronicità.

Pertanto, secondo Provenza, va concretizzata l'assistenza territoriale e lo strumento più importante per ottenere questo risultato è rappresentato dalla telemedicina. «Questa innovazione tecnologica consente inoltre la video-visita supportata da strumenti integrabili per il monitoraggio a distanza, nonché video-consulti con specialisti ed interazione tra i vari professionisti garantendo la continuità assistenziale. Con l'approvazione dell'emendamento- a mia prima firma in legge di Bilancio - le Regioni dovranno destinare risorse finanziarie vincolate all'implementazione della telemedicina».

In questo modo si potranno acquistare dispositivi ed applicativi informatici che consentiranno di realizzare finalmente la continuità delle cure anche attraverso refertazione a distanza ed assistenza domiciliare da remoto.

«Questo strumento dovrà rappresentare lo stimolo determinante per rendere più funzionali i modelli organizzativo-gestionali e consentire un rapporto più saldo tra ospedale e territorio, nella logica della tutela complessiva del paziente - ha concluso Provenza -. Ho voluto dare coerenza a questa traiettoria politico-parlamentare per garantire il benessere individuale e quello più ampio dell'intera comunità. Intendo sviluppare questa azione sullo scenario del mio territorio per costruire insieme un modello di città che agevoli assistenza di prossimità, promuova lavoro e relazioni, riporti al centro le politiche ambientali e offra uguali opportunità a tutti».

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