Salute e BenessereVaccino, Cts dice “sì” a seconda dose AstraZeneca agli under 60 che rifiutano il mix

AstraZeneca, Cts, seconda dose, vaccinazione eterologa

Vaccino, Cts dice “sì” a seconda dose AstraZeneca agli under 60 che rifiutano il mix

«Il Cts ritiene che, nell'ambito delle indicazioni che provengono dalle autorità sanitarie del Paese e dopo acquisizione di adeguato consenso informato, debba essere garantita l'autonomia nelle scelte che riguardano la salute dell'individuo»

Inserito da (Maria Abate), lunedì 21 giugno 2021 14:46:22

Se fino a qualche settimana fa lo spettro era il vaccino Astrazeneca, adesso è la vaccinazione "eterologa". Per evitare, quindi, che molti rinuncino alla seconda dose, il Comitato Tecnico Scientifico ha aggiornato le sue disposizioni, dando il proprio via libera al richiamo con vaccino Vaxzevria di AstraZeneca anche negli under 60 che, dopo avere ricevuto la prima dose del siero anglosvedese, rifiutano il mix con un prodotto a mRna (Pfizer o Moderna).

Infatti, osserva il Cts,«i fenomeni tromboembolici sono meno frequentemente osservati dopo somministrazione della seconda dose. [...] Secondo quanto riferito dal direttore generale di Aifa - si ricorda - a oggi, in Italia, non sono stati registrati casi dopo la seconda somministrazione di Vaxzevria».

Il parere del Cts, allegato alla circolare ministeriale, recita che è confermata «la raccomandazione, già espressa in data 11 giugno, all'utilizzo di un vaccino a mRna nei soggetti di età inferiore ai 60 anni» e che, in merito a chi dovesse rifiutare una seconda dose, «I rischi connessi alla parziale protezione possono assumere ulteriore pericolosità in contesti epidemiologici caratterizzati da elevata circolazione di varianti quali la variante Delta».

Essendo, quindi, il vaccino Vaxzevria «approvato dalle agenzie regolatorie europea e italiana (Ema e Aifa) per i soggetti al di sopra dei 18 anni», «qualora un soggetto di età compresa tra i 18 e 59 anni, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Vaxzevria, pur a fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore o dagli operatori del centro vaccinale sui rischi di Vitt, rifiuti senza possibilità di convincimento il crossing a vaccino a mRna, il Cts ritiene che, nell'ambito delle indicazioni che provengono dalle autorità sanitarie del Paese e dopo acquisizione di adeguato consenso informato, debba essere garantita l'autonomia nelle scelte che riguardano la salute dell'individuo».

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