AttualitàDopo 54 anni il Giffoni Film Festival rischia l’annullamento: l’allarme di Claudio Gubitosi

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Dopo 54 anni il Giffoni Film Festival rischia l’annullamento: l’allarme di Claudio Gubitosi

Gubitosi ha espresso preoccupazione per il rischio di annullare o compromettere le attività del Giffoni Film Festival a causa del mancato assegnamento dei Fondi di Coesione del Governo italiano alle Regioni del Sud

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 25 gennaio 2024 08:45:08

Attraverso un messaggio pubblicato sui social, Claudio Gubitosi ha espresso preoccupazione per il rischio di annullare o compromettere le attività del Giffoni Film Festival a causa del mancato assegnamento dei Fondi di Coesione del Governo italiano alle Regioni del Sud, di cui fanno parte i finanziamenti per la cultura e le attività produttive della stessa.

Di seguito, il messaggio integrale del fondatore del Giffoni Film Festival:

Carissime amiche ed amici,
con 54 anni di onorata storia e tra le più belle avventure creative del mondo, quest'anno rischiamo seriamente di annullare o compromettere le nostre attività. Abbiamo condiviso tanti successi, ci siamo parlati tutti i giorni, ogni domenica mi seguite con affetto e attenzione e per questo vi ringrazio infinitamente.

Non avrei mai voluto dirvi quello che sto per comunicarvi. A volte in questi anni e anche recentemente nelle relazioni locali, ho mantenuto freddezza, perseveranza, e ho cercato di gestire tutto senza mai lasciarvi un'ombra di dubbio. Oggi la situazione è diversa, vi spiego: i Fondi di Coesione del Governo italiano e del Ministero che fa capo al Ministro Fitto non sono stati ancora assegnati alle Regioni del Sud e i finanziamenti per la cultura e per le attività produttive della Cultura come Giffoni fanno parte di questa linea finanziaria. Siamo ormai a febbraio e non ci è dato di sapere quanto e quando la Regione Campania potrà disporre di queste risorse per poterle poi assegnare alle varie realtà della Campania.

La programmazione, la scelta dei progetti, gli investimenti e gli impegni si prendono tra novembre e gennaio di ogni anno. La complessità di Giffoni obbliga questa tempistica. Una delle più grandi aziende culturali del mondo, unica nel suo genere, che ha portato benefici economici e sociali in un'area che era priva certamente di tutto questo, si trova in una situazione di sbandamento e di pericolose criticità. Il Sud merita rispetto, abbiamo lavorato tutti per anni affinché la nostra creatività e il nostro sapere potessero portare benefici ai cittadini, lavoro per i giovani, benessere e felicità. Nel contempo abbiamo dimostrato le grandi potenzialità culturali del Sud e della Campania.

Come avete visto in questo momento di stallo tra il Governo nazionale e quello regionale sono intervenuto in modo forte e chiaro e la mia voce è stata ripresa da tantissimi quotidiani nazionali e locali, siti d'informazione ed agenzie di stampa. Sono stato l'unico a metterci la faccia tra gli operatori culturali del Sud. Confido nella vostra comprensione.

Vi mobilito, facciamo sentire la nostra voce, azzeriamo le conflittualità e i partitismi nel bene comune. Vi invito a commentare qui le vostre reazioni, il vostro appoggio, l'amore che portate per la mia modesta persona, per il mio team, per Giffoni e per il Festival. I vostri commenti e condivisioni saranno utili per uscire fuori da questa palude. Siamo cittadini italiani e la nostra voce va ascoltata.
Vi voglio bene,
vostro Claudio

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