CronacaOggi la decisione su nuove regioni arancioni o rosse. Agenas: «53% dei posti letto occupato da pazienti Covid»
Inserito da (Maria Abate), venerdì 13 novembre 2020 10:01:28
La decisione sul passaggio della Campania e delle altre regioni dal giallo a un grado maggiore di allerta, oppure dall'arancione al rosso, sarà presa oggi dopo l'analisi settimanale dei dati. Ma, come sempre, alle Regioni verranno date - nel caso di cambiamento - almeno 24 ore di tempo per organizzarsi. Non ci saranno nuovi Dpcm, ma semplicemente un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che sentirà direttamente i governatori interessati.
Lo ha detto il ministro delle Regioni Francesco Boccia, che ieri ha convocato una riunione in videoconferenza con Regioni, Comuni (Anci), Province (Upi), il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Oltre a un rafforzamento delle reti sanitarie, l'obiettivo, rivela ANSA, è di avere un Covid hotel in ogni provincia italiana, per ridurre la pressione sui reparti ospedalieri.
Infatti, il monitoraggio dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) basato su dati aggiornati a ieri, 11 novembre, rivela che il 53% dei posti letto nei reparti di medicina, a livello nazionale, è ormai occupato da pazienti Covid e che il valore del 40% definito come 'soglia critica' è stato superato da 12 regioni.
Nella stessa conferenza il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha rinfacciato a Boccia di aver avuto solo sette anestesisti a fronte di una richiesta di 1.400 sanitari in più, un mese fa. «Dal 24 ottobre la Campania ha sul tavolo, attraverso la Protezione civile, la disponibilità di 2.236 operatori sanitari - ha risposto Boccia -, arruolateli e se avete bisogno di altri volontari facciamo un bando ad hoc solo per la Campania, ma basta polemiche».
Nel frattempo il premier Giuseppe Conte è intervenuto al Forum per la Pace di Parigi: «Soluzioni su base nazionale non bastano. Dobbiamo continuare a concentrarci sulla partnership internazionale, per una semplice ragione: mentre per il virus non ci sono frontiere, noi possiamo contrastarlo con successo soltanto se mettiamo insieme gli sforzi per limitare la sua circolazione e per identificare i rimedi più efficaci», ha detto.
«Ieri abbiamo superato i 600.000 casi attualmente positivi, ovvero in isolamento domiciliare, ricoverati con sintomi e in terapia intensiva. Questo è un dato importante perché, come sappiamo, un'epidemia si definisce 'fuori controllo' nel momento in cui i positivi superano l'1% della popolazione e ieri, oltre ad aver sperato il milione di casi da inizio pandemia, abbiamo sfondato la soglia dell'1% di popolazione attualmente con infezione da Sars-Cov-2», ha spiegato il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai 3.
Un aspetto critico della gestione della pandemia è che negli ultimi 30 giorni si sono verificati 19.217 contagi tra gli operatori sanitari rispetto ai 1.650 dei 30 giorni precedenti, riferisce inoltre la Fondazione Gimbe. Una situazione che porta a un'irrimediabile carenza di organico.
(Foto: Il Manifesto)