Echi e FavillePer il salernitano Vittorio Emanuele Somma laurea magistrale in diritto industriale a Castellanza

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Per il salernitano Vittorio Emanuele Somma laurea magistrale in diritto industriale a Castellanza

Massimo dei voti per lo studente salernitano, che ha discusso un'interessante tesi in diritto industriale redatta dal professore Nicola Rondimone ed intitolata "Le Fusioni Infragruppo nel diritto antitrust". 

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 26 aprile 2024 10:50:39

"I figli sono come gli aquiloni: gli insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo. Gli insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno. Gli insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita. Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l'impronta dell'insegnamento ricevuto". (Madre Teresa).

Ed è così che ha "spiccato" il suo volo, come un aquilone, Vittorio Emanuele Somma, che ha conseguito la laurea magistrale in economia e direzione d'impresa presso l'università Carlo Cattaneo LIUC in Castellanza, Varese,

Massimo dei voti per lo studente salernitano, che ha discusso un'interessante tesi in diritto industriale redatta dal professore Nicola Rondimone ed intitolata "Le Fusioni Infragruppo nel diritto antitrust".

Il brillante percorso accademico è stato arricchito da una borsa di studio Erasmus presso l'università Kristianstad nel sud della Svezia.

In precedenza, Somma aveva conseguito la laurea triennale in Economia Aziendale presso l'Università degli studi di Salerno nell'anno 2021, con una tesi dal titolo "Il Consiglio di Stato scioglie la vexata quaestio della natura giuridica del commissario ad acta: è ausiliario del giudice".

Orgogliosi di lui il padre Oreste, la madre Giuliana Fiordelisi e la sorella Michela che non gli hanno mai fatto mancare sostegno e supporto. Lo dimostra lo scambio di sguardi tra Vittorio e il papà dopo la proclamazione, con il neo laureato che ha ringraziato il genitore con una bellissima frase di Jim Valvano: "Mio padre mi ha fatto il dono più grande che qualcuno possa fare a un'altra persona; credeva in me."

LA TESI

In un'economia mondiale globalizzata ed in continua evoluzione, le imprese per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato hanno utilizzato mezzi di vera e propria "ingegneria societaria" ideando strategie in grado di costituire complesse strutture aziendali, nei processi e nelle relazioni, con l'obiettivo di ottenere vantaggi competitivi.

Questa complessità può rendere sfuggenti le violazioni potenziali delle leggi antitrust, poiché la separazione formale e le asimmetrie informative causate dalle dinamiche di gruppo possono rendere difficile per le Autorità individuare pratiche anticoncorrenziali e lesive della concorrenza.
In effetti nel sistema economico moderno anche concetti in apparenza semplici come quelli di "impresa" e di "controllo" sono oggetto di sfide e redifinizioni. Inoltre, il sistema antitrust spesso non fornisce definizioni precise per identificare fattispecie lesive proprio per evitare che formalità e rigidità possano costituire dei limiti al sistema antitrust.

Il modello del gruppo imprenditoriale è un esempio di come l'abilità imprenditoriale sia in grado di creare complessi societari tali da sfidare la chiarezza della normativa antitrust. Le imprese presenti all'interno di gruppi, sebbene formalmente distinti, possono essere considerati come una sola unità economica quando ricorrano tutte le circostanze necessarie.

Le fusioni infragruppo, in quanto interne alla stessa unità economica, si sottraggono normalmente alla disciplina delle concentrazioni favorendo la nascita di notevoli interrogativi in merito alla disciplina antitrust.

L'obiettivo di questo elaborato è esaminare le motivazioni e condizioni che danno vita a questa eccezione che in diverse occasioni ha causato dubbi in merito all'applicabilità della disciplina sulla concorrenza.

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