Economia e TurismoEnrico Mentana contro il premier: «Conte elogia il reddito di cittadinanza, ma quanto lavoro ha portato?»

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Enrico Mentana contro il premier: «Conte elogia il reddito di cittadinanza, ma quanto lavoro ha portato?»

«Nessun accenno a lettere di persone che ringraziavano per aver poi trovato un lavoro. Quella legge, non dimentichiamolo votata insieme a Salvini, nello scambio con l'altrettanto onerosa quota 100, quanti posti ha permesso di creare? Quanto è costata ai contribuenti?», ha esordito il giornalista

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 30 dicembre 2020 19:03:52

«Tanti quando hanno avuto il reddito di cittadinanza mi hanno scritto, Presidente la ringrazio, ho potuto mangiare per la prima volta una bistecca, erano anni che non la mangiavo».

La frase pronunciata oggi dal premier Giuseppe Conte in conferenza stampa di fine anno, in diretta da Villa Madama, sta facendo discutere.

Un affondo durissimo, ad esempio, quello di Enrico Mentana, nei confronti del premier, proprio in merito al reddito di cittadinanza, che definisce emblema dei fallimenti del governo.

«Nessun accenno a lettere di persone che ringraziavano per aver poi trovato un lavoro. Quella legge, non dimentichiamolo votata insieme a Salvini, nello scambio con l'altrettanto onerosa quota 100, quanti posti ha permesso di creare? Quanto è costata ai contribuenti?», ha esordito il giornalista, nel commentare la dichiarazione del Premier.

E poi ha aggiunto: «Ormai affondiamo, tra governi gialloverdi e giallorossi, in un oceano di sovvenzioni improduttive, bonus e ristori. Ma quel che è intollerabile, in Conte, nei suoi predecessori e nei suoi soci di turno in maggioranza, è l'artifizio narrativo per cui tutte queste sono generose elargizioni dall'alto».

«Sono soldi di chi paga le tasse, sono soldi prestati allo stato dai sottoscrittori dei titoli del tesoro, dalla Bce o dall'Unione Europea, sono soldi che non il governo o il parlamento restituiranno ai vari creditori, ma i futuri contribuenti: proprio quei giovani vergognosamente trascurati da ogni bonus, da ogni ristoro, da ogni manovra, compresa quella diventata legge oggi, un albero della cuccagna clientelare che tutti i gruppi parlamentari hanno allegramente contribuito a disegnare. Complimenti», ha chiosato.

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