Territorio e AmbienteIn Campania si può "andare a funghi" ma individualmente: il chiarimento di De Luca

Funghi, Campania, attività motoria

In Campania si può "andare a funghi" ma individualmente: il chiarimento di De Luca

Tenuto conto che l’attività di ricerca e raccolta del tartufo, funghi ed altri prodotti simili in campagna o nei boschi presenta tutte le caratteristiche dell’attività motoria all’aria aperta compatibile con le condizioni e modalità prescritte dalla citata ordinanza, si ritiene detta attività consentita

Inserito da (Maria Abate), sabato 9 maggio 2020 13:59:29

Il lockdown ci ha costretti a chiuderci in casa, ad allontanarci dalle persone a noi care e privarci di una vita sociale cui eravamo abituati. Anche le camminate all'aperto sono state vietate per molto tempo, se non per andare a far la spesa, con uscite di casa concesse solo per comprovate esigenze. Con la Fase due, abbiamo raggiunto la libertà di spostarci non solo per motivi urgenti, ovviamente con le giuste precauzioni.

Con ordinanza regionale n.41, adottata in data 2 maggio 2020 e pubblicata sul sito della regione e sul BURC in pari data, è stata riconosciuta, per tutto il territorio regionale della Campania, la possibilità di esercitare attività motoria all'aperto in forma individuale, senza limiti di orario, con uso obbligatorio della mascherina e con obbligo di distanziamento di almeno due metri da ogni altra persona (salvo che si tratti di soggetti appartenenti allo stesso nucleo convivente, ovvero di minori o di persone non autosufficienti).

In questi giorni è arrivato un chiarimento di De Luca sulla possibilità di "andare a funghi". Tenuto conto che l'attività di ricerca e raccolta del tartufo, funghi ed altri prodotti simili in campagna o nei boschi presenta tutte le caratteristiche dell'attività motoria all'aria aperta compatibile con le condizioni e modalità prescritte dalla citata ordinanza, si ritiene detta attività consentita, posto che l'ordinanza non distingue in merito alla finalità dell'attività motoria, ma esclusivamente attiene alla compatibilità o meno con le misure precauzionali previste a tutela della salute pubblica.

Per fortuna, il lockdown è capitato in un periodo in cui, notoriamente i boschi sono ancora in pieno riposo vegetativo, così come sono ancora in letargo i nostri funghi. I mesi di marzo e di aprile hanno visto nascere i funghi Dormienti e tornare a vegetare le Morchelle, poi anche i Prugnoli, che - senza la presenza di umani - hanno potuto nascere e completare il proprio percorso vegetativo, riuscendo ad andare a seme e riprodursi, senza i continui prelievi di "fungaioli incalliti" che, troppo spesso dimenticano quanto sia indispensabile lasciare nel bosco almeno qualche fungo che possa produrre le preziosissime spore, senza le quali non vi saranno ulteriori future nascite.

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