Tu sei qui: CronacaAppiccato rogo a portone dell'Istituto Superiore di Sanità, Speranza: «Atto intimidatorio inaccettabile»
Inserito da (Maria Abate), lunedì 15 marzo 2021 11:58:23
Un rogo doloso è stato appiccato, ieri sera, al portone in legno dell'Istituto superiore di Sanità, a Roma, in viale Regina Elena 299.
L'incendio è scoppiato intorno alle 20, ma è stato notato da una pattuglia dei Carabinieri che transitava di lì e immediatamente spento dagli stessi militari, che hanno utilizzato l'estintore in dotazione all'auto di servizio.
Secondo le prime indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma, si tratterebbe di un atto intimidatorio contro le nuove restrizioni per la pandemia in vigore fino al 6 aprile. Sono in corso anche i sequestri del sistema di videosorveglianza della zona.
«Sono inaccettabili gli atti intimidatori contro l'Istituto Superiore di Sanità. A Silvio Brusaferro e a tutte le donne e gli uomini dell'ISS va il mio pieno sostegno e la gratitudine per il lavoro straordinario fatto ogni giorno al servizio del Paese. Il nemico è il virus. Non chi si impegna per combatterlo», ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza.
Il Presidente dell`Istituto Silvio Brusaferro e il Direttore Generale Andrea Piccioli hanno invece dichiarato: «L'Istituto, fin dall'inizio della pandemia, lavora incessantemente per dare il massimo sostegno scientifico alla gestione dell`emergenza nell'unico interesse di tutelare la salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità. Continueremo perciò a servire il nostro Paese per superare insieme questa pandemia».
«Oltre ai sistemi di sorveglianza ed allerta già in essere - si legge in una comunicazione interna ai dipendenti - raccomandiamo a tutti massima attenzione e vigilanza».
«Uso parole più forti rispetto a quelle del ministro Speranza - ha detto, invece, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli -. Lo ritengo un atto oltraggiosamente intimidatorio, assolutamente intimidatorio e chiaramente inaccettabile. Chi lavora all'Iss prova, come tante altre persone, a offrire un servizio al Paese, per cercare di far gestire all'Italia nel migliore dei modi un problema che ha investito tutto il mondo. A loro va il massimo della solidarietà, è un atto da condannare a tutti i livelli».
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