Tu sei qui: CronacaBlitz di Coldiretti al porto di Salerno contro i prodotti importati dalla Cina e spacciati per "Made in Italy"
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 29 maggio 2024 18:27:26
Sono partiti stamattina, 29 maggio, i blitz di Coldiretti nei porti di Salerno e Bari "per difendere il Made in Italy dall'invasione di prodotti stranieri".
A Salerno, nei pressi del porto, è arrivata una nave con 40 container di concentrato di pomodoro cinese accusato di essere ottenuto con lo sfruttamento del lavoro delle minoranze.
"No al cibo spazzatura per i nostri bambini", "Stop al falso cibo italiano", "No fake in Italy" e "Basta import sleale", sono alcuni degli slogan esposti dalle imbarcazioni con a bordo gli agricoltori della Coldiretti, che questa mattina hanno avvicinato la nave giunta nel porto di Salerno carica di concentrato di pomodoro dalla Cina.
Il carico era partito lo scorso 29 aprile sul treno della China-Europe Railway Express per essere trasferito su nave e arrivare in porto dopo un viaggio di diecimila chilometri tra binari e mare. Il 90% del concentrato di pomodoro cinese destinato all'esportazione viene dai campi della regione dello Xinjiang, dove verrebbe coltivato grazie al lavoro forzato degli uiguri.
Il carico, non appena attraccherà, sarà oggetto di controlli mirati ed approfonditi della dogana, della guardia di Finanza e del reparto dell'arma dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare.
Lo scorso anno l'Italia ha importato 85 milioni di chili di pomodoro trasformato cinese, proveniente in gran parte proprio dallo Xinjiang nonostante il fatto che gli Stati Uniti abbiano vietato l'importazione sul proprio territorio dal gennaio 2021 per evitare di sostenere il lavoro forzato.
Gli agricoltori chiedono la revisione del criterio dell'ultima trasformazione del Codice doganale sull'origine dei cibi, quello che oggi permette il furto d'identità dei nostri prodotti made in Italy e fa vendere come italiano dopo la trasformazione.
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