Tu sei qui: CronacaCapaccio Paestum, sequestrati 7600 mq di terreni aziendali per illecito smaltimento di rifiuti zootecnici
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 19 luglio 2025 10:45:45
Continuano senza sosta i controlli del Nucleo di Polizia Locale del comune di Capaccio Paestum coordinati dal comandante Clelia Saviano, unitamente agli Ausiliari di P.G. dell'Associazione Accademia Kronos APS e funzionari regionali. L'ultimo controllo ambientale in ordine di tempo, ha portato al sequestro penale di un terreno di circa 7600 mq. terreno asservito ad un'azienda zootecnia bufalina e produzione e commercializzazione di latte crudo.
L'intervento che si inserisce in una più ampia attività di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e contrasto dei reati ambientali con particolare attenzione alla gestione dei reflui zootecnici ed al rispetto delle normative vigenti in materia di inquinamento e del benessere animale, ha consentito inizialmente di accertare che il titolare di un'azienda zootecnica (azienda insalubre di I^ classe ai sensi del Regio Decreto 27 Luglio 1934 -°1265), a causa dell'assenza di un corretto sistema di regimentazione smaltiva le acque reflue direttamente e senza alcun pretrattamento nei terreni circostanti.
Nel prosieguo dell'attività ispettiva gli agenti accertavano altresì che il titolare dell'impresa aveva smaltito in modo non conforme a quanto stabilito dalla normativa nazionale e regionale (DGR n.500/2023) ingenti quantitativi di effluenti zootecnici su un suolo aziendale di circa 7000/8000 mq. tra l'altro posto in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.
A seguito di quanto accertato e considerato che tale non corretta modalità di applicazione comportava che gli effluenti zootecnici fossero nuovamente considerati rifiuti speciali non pericolosi, gli Agenti procedevano a sottoporre a sequestro giudiziario l'intera area per i reati di illecito smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (effluenti zootecnici) su suolo incolto oltre alle acque di piazzale stante l'assenza di un idoneo sistema di regimentazione ma, anche per violazione all'Art.142 comma 1 lett. C e lett.F del D.L.vo 42/2004 per aver compromesso a seguito dell'illecito smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi su di una superficie stimata pari a 7600 mq., luoghi di interesse paesaggistico e sottoposti a speciali forme di tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
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