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Cronaca

Diplomifici, la stretta del Ministero dopo le ispezioni

Il Consiglio di Stato chiude quattro scuole paritarie nel Salernitano: «Gravi irregolarità»

Revocata la parità scolastica a quattro istituti tra Salerno e l’Agro Nocerino. Il Consiglio di Stato ribalta il TAR e conferma le sanzioni del Ministero: classi fantasma, docenti non abilitati e laboratori inesistenti. Stop all’attività dal prossimo anno scolastico

Inserito da (Admin), domenica 3 agosto 2025 14:35:01

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Il Consiglio di Stato ha confermato la revoca dello status di scuole paritarie a quattro istituti scolastici privati attivi nella provincia di Salerno, tra il capoluogo e l'Agro Nocerino. La decisione arriva al termine di un lungo contenzioso tra i titolari delle scuole e il Ministero dell'Istruzione, che aveva disposto la revoca già lo scorso anno, dopo una serie di ispezioni ministeriali e accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza.

Le scuole coinvolte, di cui almeno una con più indirizzi di studio, non potranno più operare come istituti paritari a partire dal prossimo anno scolastico, con effetto dal settembre 2025. In prima istanza, il TAR di Salerno aveva accolto i ricorsi presentati dai legali delle strutture scolastiche, sospendendo la decisione ministeriale. Ora, però, il Consiglio di Stato ha ribaltato tutto: i giudici della settima sezione, presieduta da Roberto Chieppa, hanno riconosciuto la fondatezza delle motivazioni fornite dall'Ufficio scolastico regionale e dal Ministero dell'Istruzione.

Le irregolarità riscontrate sono gravi e strutturali: classi non conformi agli standard di legge, assenza di laboratori adeguati, docenti privi dei titoli richiesti, orari scolastici ridotti rispetto ai minimi obbligatori e registri di classe pieni di incongruenze. In molti casi, è emersa anche la presenza di alunni formalmente iscritti ma provenienti da altre regioni, senza una reale frequenza alle lezioni.

«Si tratta di veri e propri diplomifici», ha dichiarato una fonte del Ministero, «strutture che offrono diplomi facili, senza rispettare i criteri formativi previsti dalla normativa».

La decisione del Consiglio di Stato si inserisce nel più ampio piano nazionale di controllo avviato dal Ministero, che negli ultimi mesi ha già portato alla revoca della parità scolastica a decine di istituti tra Campania, Lazio e Sicilia.

«Non possiamo tollerare situazioni che danneggiano la credibilità del nostro sistema scolastico e mettono a rischio il futuro degli studenti», ha commentato il ministro Giuseppe Valditara, ribadendo l'intenzione di proseguire con i controlli a tappeto.

Per le famiglie e gli studenti iscritti agli istituti coinvolti si apre ora una fase complessa: dovranno necessariamente trovare alternative per proseguire il proprio percorso scolastico in scuole regolarmente riconosciute.

 

Foto di repertorio di Martín Alfonso Sierra Ospino da Pixabay

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