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Nella serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, insieme ai militari della Stazione di Sessa Cilento, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 42 anni, residente a Omignano, accusato di aver provocato due incendi dolosi nel territorio di Stella Cilento.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Vallo della Lucania, su richiesta della Procura della Repubblica, guidata dal dott. Francesco Rotondo, dopo che gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico del sospettato.

Secondo quanto ricostruito, il primo incendio si sarebbe sviluppato l'11 agosto 2025, mentre il secondo sarebbe divampato il 20 agosto 2025 nel primo pomeriggio, entrambi lungo la strada provinciale n. 15, in località Santa Maria, nel comune di Stella Cilento.

Le fiamme, appiccate in diversi punti, hanno devastato circa 10.000 metri quadrati di macchia mediterranea e numerose piante di ulivo, in una zona di elevato valore ambientale all'interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L'intervento di personale di terra e mezzi aerei (Canadair) è stato necessario per domare i roghi, che hanno messo a rischio l'ecosistema e la sicurezza dell'area.

La Procura sottolinea che il procedimento si trova ancora in fase di indagini preliminari, e che la fondatezza delle accuse dovrà essere valutata nelle successive fasi del giudizio.

Un episodio che riaccende l'attenzione sulla piaga degli incendi dolosi nel Cilento, territorio tutelato ma sempre più spesso teatro di gravi danni ambientali.