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Tu sei qui: Cronaca, Notizie, LifestyleI Carabinieri di Cava attuano il "CODICE ROSSO" per i maltrattamenti sulle donne
Scritto da (admin), giovedì 3 ottobre 2019 17:58:30
Ultimo aggiornamento giovedì 3 ottobre 2019 17:58:30
Venerdì 27 Settembre, di buon mattino, un concittadino residente in via Giuseppe Garibaldi, 19, stanco, da anni, di udire gemiti, lamenti, urla ed altro, provenienti da un appartamento al 6° piano, abitato da una nonnina, Carmela LAMBIASE, classe 1925, assistita da una badante di nazionalità rumena, forte anche della "parentela" con un militare dell'Arma, di stanza nel Cilento, convintosi che la nonnina subisse abusi, si è presentato al Tenente Vincenzo Pessolano, Comandante della Tenenza, ed ha raccontato quanto a sua diretta conoscenza.
Il Tenente Pessolano, raccolte le notizie, avvalendosi del combinato disposto dell'art. 347 del C.P.P., ha prodotto una dettagliata "Notizia di Reato", presentandola, personalmente, al Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, presso il Tribunale Civile e Penale di Nocera Inferiore, la dottoressa Gaetana Amoruso.
Il Magistrato inquirente, alla luce di quanto letto, ha disposto immediate "indagini ambientali", che hanno prodotto eccellenti risultati.
In soli pochi giorni, i Carabinieri del Tenente Pessolano hanno potuto "assistere", e quindi filmare, qualcosa di orrendo: "la badante, Singear Anisoara, classe '66, da sei anni al servizio dell'indifesa nonnina, perché affetta dal morbo di ALZHEIMER, poneva in essere continui atti di violenza"; da qui, sentito il citato Magistrato, ieri, mercoledì 2 Ottobre, di buon mattino, il Tenente Pessolano, accompagnato da due Carabinieri, dopo aver bussato alla porta dell'appartamento ed ottenuto l'accesso, stante la flagranza del reato, hanno tratto in arresto la rumena, traducendola presso il Carcere femminile di Salerno-Fuorni.
La nonnina è stata subito visitata dal personale del 118, che il Tenente Pessolano ha fatto giungere per la bisogna, col trasporto presso l'Ospedale Santa Maria Incoronata dell'Olmo, ove i sanitari le hanno riscontrato le ovvie sofferenze fisiche, con prognosi di giorni cinque.
La nonnina, sentiti i Servizi Sociali Comunali, è stata affidata ad una nipote, riacquistando la libertà, la serenità, l'accoglienza familiare.
Plaudiamo all'attivismo del Tenente Pessolano e di tutta l'Arma dei Carabinieri e diciamo, ad alta voce: "CITTADINI, DOVESSIMO VENIRE A CONOSCENZA DI ANALOGHE VESSAZIONI, INFORMIAMO, SENZA INDUGIO, LE FORZE DI POLIZIA"".
Fonte: Comunicato Stampa Livio Trapanese
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