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Tu sei qui: Cronaca, Notizie, LifestyleItalia quasi tutta "gialla", Miozzo (Cts) condanna assembramenti nel weekend e l'Anci: «Basta con il tiro al bersaglio sui sindaci!»
Scritto da (Maria Abate), lunedì 1 febbraio 2021 16:20:13
Ultimo aggiornamento lunedì 1 febbraio 2021 16:20:13
Ieri quasi tutta Italia è entrata in zona gialla. Una boccata d'aria per le attività di ristorazione che possono far sedere ai tavoli i clienti fino alle 18.
Ma nel weekend appena trascorso ai Tg e sui canali social sono state diffuse le immagini delle piazze gremite di gente, da Milano a Bologna fino a Roma. Immagini che hanno generato il disappunto del coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo.
«Penso che queste immagini siano comprensibili ma non accettabili. Comprensibili perché dopo settimane e mesi di restrizioni c'è un grande desiderio di normalità ma inaccettabili perché il virus è tra noi, non siamo fuori dall'emergenza. Ci sono paesi intorno a noi che sono in condizioni peggiori», ha detto.
E ha aggiunto: «La speranza di un ritorno alla normalità rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto. Oggi però abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono».
Ma il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, non ha preso bene le parole di Miozzo e ha dichiarato: «Basta con il tiro al bersaglio sui sindaci, il Cts pensi a fare la sua parte. Dare la colpa ai sindaci sta diventando il nuovo sport nazionale. Miozzo, che ci accusa di immobilismo di fronte agli assembramenti nelle città, sembra impegnato in un disperato tentativo di allontanare da sé le responsabilità e addossarle sugli obiettivi più facili, quelli che per natura e per senso del proprio dovere, sono abituati a esporsi in prima persona, sempre. Voglio ricordare a Miozzo che noi sindaci non siamo responsabili della sorveglianza di strade e piazze nelle azioni di contrasto alla diffusione del virus. E che, fino a oggi, ci siamo ben guardati dallo scagliarci contro alcune discutibili scelte dello stesso Cts. Abbiamo sempre, al contrario, provato a tenere insieme le nostre comunità, ormai economicamente e psicologicamente stremate, dopo un anno di restrizioni».
E Miozzo non ha fatto tardare la sua risposta: «Io non ho contestato i sindaci, ho fatto un appello affinché aiutino il sistema per controllare il territorio utilizzando tutte le risorse disponibili ed evitare gli assembramenti. Non era assolutamente mia intenzione contestare la capacità, la funzione, la competenza dei sindaci, né addossare ai sindaci responsabilità diverse da quelle che hanno. Il mio era un accorato appello perché le immagini che abbiamo visto sabato scorso sono di una estrema grande preoccupazione».
In Campania, invece, ci pensa il governatore Vincenzo De Luca a richiamare i cittadini alla prudenza. «Faccio un appello ai nostri concittadini ad avere il massimo di rigore nei comportamenti. Siamo in zona gialla ma non è un "rompete le righe"», aveva detto già lo scorso 15 gennaio. Mentre venerdì scorso ha rincarato la dose: «Stiamo registrando un livello abbastanza elevato di positivi. Siamo in zona gialla e questo ha creato un rilassamento generale. Se i comportamenti non saranno prudenti non ci vuole niente a passare in zona rossa e chiudere tutto. Questo pericolo è accentuato con la riapertura delle scuole superiori».
E se in Costiera Amalfitana, lo scorso weekend, non c'è stata molta gente in giro, Lira TV ha denunciato assembramenti di decine e decine di ragazzi, quasi tutti senza mascherina e senza alcuna distanza di sicurezza in piazza Sant'Agostino, al centro di Salerno.
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