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Economia e Turismo

Protesta, lavoratori, Salerno, La Fabbrica

Terzo giorno di mobilitazione per gli operai de “La Fabbrica”: «Prefetto di Salerno è già in vacanza? Noi no!»

Con monte orario ridotto e stipendio al minimo, i lavoratori continuano a esporre uno striscione eloquente: «Vergogna» e chiedono incontro con il governatore Vincenzo De Luca

Inserito da (Maria Abate), lunedì 6 luglio 2020 12:30:23

Gli operai de "La Fabbrica" continuano a protestare chiedendo un incontro con il governatore Vincenzo De Luca. Resta occupato il centro commerciale questa mattina per il terzo giorno di mobilitazione delle maestranze.

Con monte orario ridotto e stipendio al minimo, i lavoratori continuano a esporre uno striscione eloquente: «Vergogna».

«Questa protesta non può passare nel silenzio generale. Nelle scorse settimane abbiamo incontrato il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, che si era fatto da garante per mediare con la famiglia Lettieri - spiega Pietro Galdi, delegato Fiadel -. Ci ha detto che avrebbe fatto lui da mediatore con il prefetto, invece nessuno si è più fatto sentire, nessuno ci ha chiamati. Intanto siamo stati messi di nuovo in cassa integrazione, nonostante abbiamo lavorato a maggio e giugno per delle ore non retribuite, per non parlare degli assegni familiari non saldati e della quattordicesima che ci sarebbe spettata a luglio. A questo punto invochiamo l'intervento dell'ex sindaco, ora governatore, Vincenzo De Luca, che meglio di tutti conosce la situazione».

Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel, aggiunge: «Ma il prefetto di Salerno viene pagato con i soldi degli italiani per stare in vacanza tutto l'anno e non prende nemmeno una decisione per questi lavoratori? La situazione sta pesando sulle spalle di tutti gli operai. Il problema va risolto subito, interpellando la famiglia Lettieri che prima ha stretto accordi con il Comune di Salerno, con due varianti urbanistiche, e poi li ha dimenticati».

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