Ultimo aggiornamento 1 ora fa S. Angelo martire

Date rapide

Oggi: 5 maggio

Ieri: 4 maggio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Occhi su Salerno Costiera Amalfitana

Il Magazine di Salerno

Occhi su Salerno - Il Magazine di Salerno Il Magazine di Salerno

Sal De Riso Costa d'Amalfi, acquista i dolci del maestro pasticcere più amato d'Italia sul sito ufficiale Sal De Riso ShopCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàAgenzia di Viaggi e Turismo, Viva la gente, Cinzia Di Palma, Travel, Tour, Vendita pacchetti turistici, Offerte, Servizi, Salerno, Pastena, Treni, Bus, Aerei, Barche, Viaggi e VacanzeSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetPasticceria Pansa, la dolcezza in piazza ad Amalfi

Tu sei qui: PoliticaApprovato il Recovery Plan, ma con l'astensione delle ministre di Italia Viva. La crisi di governo è a un passo

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrocierePasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830

Politica

Politica, Crisi di Governo, Italia, Conte, Renzi, astensione, Recovery Plan

Approvato il Recovery Plan, ma con l'astensione delle ministre di Italia Viva. La crisi di governo è a un passo

Il Cdm è terminato quasi all'una di notte, non senza dissidi. Siccome il premier Giuseppe Conte non ha accettato la richiesta di Italia Viva di fare uso del fondo salva-stati, le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti si sono astenute dal voto

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 13 gennaio 2021 09:13:43

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che sarà inviata alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica al fine di acquisirne le valutazioni.

I ministri si sono riuniti ieri sera, martedì 12 gennaio, alle ore 22.15, a Palazzo Chigi. Il Cdm è terminato quasi all'una di notte, non senza dissidi. Siccome il premier Giuseppe Conte non ha accettato la richiesta di Italia Viva di fare uso del fondo salva-stati, le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti si sono astenute dal voto. "Il Mes non è compreso nel Next generation, non è questa la sede per discutere il punto", ha ribadito Conte. Ma la Bellanova ha puntato il dito contro il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri: "Tu non sei il padrone del Recovery!", gli ha detto.

Dal suo canto il Presidente del consiglio è stato chiaro: "Se Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Italia viva". Dunque, niente Conte ter con Italia Viva.

Il Piano dovrà dare attuazione, nel nostro Paese, al programma Next Generation EU, varato dall'Unione europea per integrare il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 alla luce delle conseguenze economiche e sociali della pandemia da COVID-19.

L'azione di rilancio del Paese delineata dal Piano è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi ai tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.

Il Piano consente di affrontare, in modo radicale, le profonde trasformazioni imposte dalla duplice transizione, ecologica e digitale, una sfida che richiede una forte collaborazione fra pubblico e privato. Inoltre, attraverso un approccio integrato e orizzontale, si mira al rafforzamento del ruolo della donna e al contrasto alle discriminazioni di genere, all'accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, al riequilibrio territoriale e allo sviluppo del Mezzogiorno. Tali priorità non sono affidate a singoli interventi circoscritti in specifiche componenti, ma perseguite in modo trasversale.

Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano "aree tematiche" strutturali di intervento:

  1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  2. rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. istruzione e ricerca;
  5. inclusione e coesione;
  6. salute.

Nell'insieme, le missioni raggruppano sedici componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo, che a loro volta si articolano in 47 linee di intervento per progetti omogenei e coerenti.

Le risorse complessivamente allocate nelle sei missioni del PNRR sono pari a circa 210 miliardi di euro. Di questi, 144,2 miliardi finanziano "nuovi progetti" mentre i restanti 65,7 miliardi sono destinati a "progetti in essere" che riceveranno, grazie alla loro collocazione all'interno del PNRR, una significativa accelerazione dei profili temporali di realizzazione e quindi di spesa.

Con il Piano, il Governo intende massimizzare le risorse destinate agli investimenti pubblici, la cui quota supera il 70%. Gli incentivi a investimenti privati sono pari a circa il 21%. Impiegando le risorse nazionali del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 non ancora programmate, è stato possibile incrementare gli investimenti di circa 20 miliardi per nuovi progetti in settori importanti, che comprendono la rete ferroviaria veloce, la portualità integrata, il trasporto locale sostenibile, la banda larga e il 5G, il ciclo integrale dei rifiuti, l'infrastrutturazione sociale e sanitaria del Mezzogiorno.

I singoli progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull'economia e sul lavoro. A tali criteri è stata orientata anche l'individuazione e la definizione sia dei "progetti in essere" che dei "nuovi progetti". Per ogni missione sono indicate, inoltre, le riforme necessarie a realizzarla nel modo più efficace.

Il primo 70 per cento delle sovvenzioni verrà impegnato entro la fine del 2022 e speso entro la fine del 2023. Il piano prevede inoltre che il restante 30 per cento delle sovvenzioni sarà speso tra il 2023 e il 2025. I prestiti totali aumenteranno nel corso del tempo, in linea con l'obiettivo di mantenere un livello elevato di investimenti e altre spese, in confronto all'andamento tendenziale. Nei primi tre anni, la maggior parte degli investimenti e dei "nuovi progetti" (e quindi dello stimolo macroeconomico rispetto allo scenario di base) sarà sostenuta da sovvenzioni. Nel periodo 2024-2026, viceversa, la quota maggiore dei finanziamenti per progetti aggiuntivi arriverà dai prestiti.

"Il PNRR impatterà positivamente sulle principali variabili macroeconomiche - ha dichiarato il premier Giuseppe Conte - e sugli indicatori di inclusione, equità e sviluppo sostenibile attraverso i maggiori investimenti che attiverà direttamente e indirettamente e le innovazioni tecnologiche che introdurrà e stimolerà. Questi effetti saranno amplificati dalle riforme di contesto e da quelle più settoriali inserite nelle singole componenti del Piano. Una valutazione dell'impatto complessivo di investimenti, trasferimenti, incentivi e riforme, nonché dell'effetto moltiplicativo che potrebbe realizzarsi grazie all'effetto-leva di numerose linee progettuali del Piano, potrà essere effettuata quando tutti i dettagli dei progetti e delle relativamente riforme saranno pienamente definiti".

(Foto: Cecilia Fabiano)

Leggi anche:

Recovery fund, martedì sera arriva in Cdm. Speranza: «Per la sanità si passa da 9 a 18 miliardi»

Recovery Plan, Bonetti e Bellanova pronte a dimettersi: «Non è una minaccia, è in gioco il destino del Paese»

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Occhi su Salerno!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 104212107

Politica

Cgil Salerno, Bilotti (M5s): "Atto vandalico contro sindacato significa attaccare democrazia" 

«Un atto vandalico contro la sede di un sindacato equivale ad attaccare la democrazia». Lo dice la senatrice del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti, che esprime «solidarietà alla Cgil di Salerno e allo Spi e a tutti i suoi iscritti per il vile atto che ha colpito la sede di via Crispi. Offese e accuse...

Nuovo Sindacato Carabinieri Salerno: Prevenuta una strage, i Carabinieri di Salerno ancora una volta eroi silenziosi

Salerno, 29 Aprile 2025 - La Segreteria Provinciale di Salerno del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) desidera portare all'attenzione dell'opinione pubblica un ennesimo episodio che sottolinea la prontezza, la professionalità e il fondamentale ruolo di sicurezza svolto dai Carabinieri sul territorio salernitano....

Primo Maggio, Bilotti (M5s): “Il lavoro sia diritto e dignità, non privilegio. Servono salario minimo e sicurezza”

«Il Primo Maggio è la festa di chi lavora, ma anche di chi il lavoro lo cerca, lo ha perso o lo vive ogni giorno con insicurezza». Lo sottolinea, in occasione del Primo Maggio, la senatrice del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti, secondo la quale «il Primo Maggio è sì una ricorrenza, ma anche e soprattutto...

Ponte Tanagro incompiuto, Tommasetti interroga De Luca

Ponte Tanagro, Aurelio Tommasetti in pressing su Vincenzo De Luca. Il consigliere regionale della Campania della Lega ha presentato una interrogazione indirizzata al presidente e agli assessori a Urbanistica e Lavori pubblici della Regione in merito allo stato di avanzamento dei lavori sulla struttura...

Lapide della Resistenza vandalizzata a Scafati: l’appello di Santocchio (Fratelli d’Italia)

La lapide dedicata al 25 aprile, collocata in un punto simbolico della città di Scafati, è stata recentemente oggetto di vandalismo. L'episodio, purtroppo non isolato, ha riacceso l'attenzione sul valore della memoria storica e sul modo in cui viene custodita. A intervenire sulla vicenda è Mario Santocchio,...