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Tu sei qui: PoliticaCdM approva nuovo decreto legge: dal 7 al 15 gennaio divieto di spostarsi tra regioni, slitta riapertura scuola
Scritto da (Maria Abate), martedì 5 gennaio 2021 11:06:34
Ultimo aggiornamento martedì 5 gennaio 2021 11:06:34
Nella tarda serata di ieri, 4 gennaio, a Palazzo Chigi si è svolta la riunione del Consiglio dei Ministri.
Su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della Salute Roberto Speranza, è stato approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il testo prevede:
Il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta "zona rossa", la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l'applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.
Inoltre, il testo rivede i criteri per l'individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone "arancioni" e "rosse".
Il testo interviene inoltre sull'organizzazione dell'attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell'attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio.
Infatti, secondo i Dem, la data più adeguata per riaprire le superiori in presenza sarebbe stata quella del 18. Data assolutamente bocciata dalle ministre renziane Teresa Bellanova e Elena Bonetti, che hanno lamentato una mancata organizzazione nonostante si fosse deciso da tempo che le scuole avrebbero riaperto il 7. Alla fine, si è mediato sull'11 gennaio. Ma in Campania il governatore Vincenzo De Luca ha già preso la propria strada: l'11 gennaio iniziano soltanto le materne, le prime e le seconde elementari. A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico generale, la possibilità del ritorno in presenza per l'intera scuola primaria, e successivamente, dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.
Infine, per l'attuazione del piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da COVID-19, (articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178), sono previste specifiche procedure per l'espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (o altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non siano in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino.
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