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Tu sei qui: PoliticaCentrodestra diviso. Meloni ribadisce il “no” a Draghi, Salvini invece si dice soddisfatto: «C’è sintonia su molti temi»
Scritto da (Maria Abate), sabato 6 febbraio 2021 12:11:41
Ultimo aggiornamento sabato 6 febbraio 2021 12:19:11
Auspica una "grande maggioranza" per il suo esecutivo, il premier incaricato Mario Draghi, che oggi sta continuando le sue consultazioni con le forze politiche ascoltando la Lega e il MoVimento 5 Stelle. Alla riunione dovrebbe partecipare anche il premier uscente Giuseppe Conte, che come aveva annunciato in Piazza Colonna, avrebbe continuato a supportare il M5s.
Ma se il centrosinistra va compatto sul "sì" a Draghi, il centrodestra si divide.
«Abbiamo confermato il pieno appoggio, già anticipato da Berlusconi, a un governo con tutte le forze migliori della politica dell'economia e della cultura», ha dichiarato ieri il Vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, dopo le consultazioni.
E mentre Giorgia Meloni (FdI) ribadisce il proprio "no", Matteo Salvini apre a Draghi, dicendo di aver trovato in lui una sintonia sui temi principali di ripartenza dell'Italia, sulla destinazione che l'ex presidente della Bce vuole dare alle risorse del Recovery Fund.
«È stato un confronto interessante e stimolante sui temi concreti come lo sviluppo, le imprese, la crescita, i cantieri, la green economy. Il professor Draghi ha messo al centro della crescita il turismo e sono d'accordo. Il bene del paese deve superare l'interesse personale o partitico, perciò non mettiamo veti. Dobbiamo cercare di porre delle soluzioni puntando sullo sviluppo e questo è stato al centro del colloquio di stamani: lavoro e soldi alle imprese, non assistenzialismo, l'impegno a non aumentare alcuna tassa. Una pace fiscale per aiutare i cittadini a respirare e lo Stato a incassare», ha annunciato stamani in conferenza stampa.
«Abbiamo parlato di Europa: noi siamo in Europa e non si tratta di essere europeisti o antieuropeisti. Il governo italiano deve poter andare a Bruxelles a difendere gli interessi dell'Italia e penso che Draghi sia d'accordo», ha aggiunto.
«Una necessità condivisa con Draghi è quella di tornare a vivere. Vorremmo che il governo che nascerà sia un governo della riapertura, con tutte le precauzioni del caso. Una chiusura a oltranza non porta solo a un disagio economico ma anche psicologico e sociale. Noi siamo a disposizione, in questo momento non si può andare avanti a colpi di "no"», ha dichiarato Salvini.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se la Lega chiede ministri nell'esecutivo, Salvini ha risposto: «Non l'abbiamo chiesto a Draghi, starà a lui decidere la squadra. L'unica cosa che non vorremmo è sentirci dire "loro no" da partiti che hanno il 2%, quando noi siamo il primo partito d'Italia».
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