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Tu sei qui: PoliticaDa Lega, Forza Italia e Iv pressing su riaperture e coprifuoco. Lunedì la cabina di regia
Scritto da (Maria Abate), mercoledì 12 maggio 2021 09:10:53
Ultimo aggiornamento mercoledì 12 maggio 2021 09:10:53
Al Governo, da un po' di tempo, ci sono due linee: quella della prudenza, sostenuta dall'asse LeU-Pd, e quella della riapertura, rappresentata da Lega, Forza Italia e Iv.
Non c'è ancora l'accordo nella maggioranza su coprifuoco e riaperture: la cabina di regia politica per il 'tagliando' alle misure in vigore che il centrodestra voleva entro questa settimana è stata fissata dal premier per lunedì 17 maggio ed è probabile che l'unica decisione che verrà presa è il posticipo del coprifuoco alle 23.
Ieri, 11 maggio, durante la riunione del Consiglio dei Ministri, la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il collega della Lega Giancarlo Giorgetti e la titolare di Italia Viva Elena Bonetti hanno introdotto l'argomento riaperture. Ma il dossier, rivela ANSA, è stato messo sul tavolo quando Draghi aveva già lasciato la riunione ed era rimasto solo il sottosegretario Roberto Garofoli. Una mossa, quella del premier, che ha tagliato sul nascere ogni possibile discussione anticipata rispetto ai tempi immaginati da palazzo Chigi.
Una scelta che si lega anche alla necessità di avere dati epidemiologici 'utili' per poter fare le giuste valutazioni. Quelli che arriveranno venerdì, infatti, non forniranno ancora una fotografia piena degli effetti delle riaperture decise il 26 aprile ma solo dei primi giorni.
Nel frattempo, il centrodestra ha presentato al Senato una mozione firmata da Lega, Forza Italia, Udc e Cambiamo, in cui si chiede di abolire il coprifuoco, anticipare a maggio le riaperture previste per giugno e luglio e consentire l'organizzazione di eventi e cerimonie dando il via libera al settore del wedding, aprire gli stadi al pubblico e i centri commerciali nel fine settimana.
Sul tavolo del governo c'è poi un'altra partita ed è quella della modifica dei parametri che definiscono i colori delle Regioni. Basare il nuovo modello di valutazione del rischio contagio sull'incidenza dei casi Covid, mantenendo l'impostazione a 4 colori, con altrettanti livelli di rischio legati a incidenza, e mantenimento dei tassi di occupazione dei posti letto. Sarebbe' questa-a quanto si apprende-la proposta del Governo alle Regioni. La zona rossa scatterebbe con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti, arancione tra i 150 e i 250 casi, gialla tra i 50 e 150 casi, bianca fino a 50 a casi. Ma il passaggio in zona rossa avverrebbe anche se il livello di occupazione di area medica ospedaliera e area intensiva arrivasse rispettivamente al 40% e al 30%.
(Foto: www.governo.it)
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