Tu sei qui: PoliticaDopo due anni e mezzo termina l’era Conte: «Ho sempre cercato di vestire i panni di semplice cittadino. Grazie Italia!»
Inserito da (Maria Abate), sabato 13 febbraio 2021 17:19:39
È finita l'era Conte. Alle 12 di oggi, 13 febbraio, il nuovo esecutivo ha giurato al Quirinale e un'ora dopo, a Palazzo Chigi, è avvenuta la cerimonia della campanella, che ha segnato il passaggio di consegne tra il Presidente uscente Giuseppe Conte e il nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Un momento simbolico che ha generato non poche reazioni nel popolo. Su Facebook, sotto l'evento trasmesso in diretta, innumerevoli utenti hanno commentato "Rivogliamo Conte!" oppure "Il mio Presidente resta Conte".
Al 30 gennaio 2021, i sondaggi politici Ipsos sul gradimento dei leader davano Conte in testa, Matteo Renzi ultimo. Nonostante la situazione poco rosea a livello sociale ed economico, il professore riusciva ad essere equilibrato e pacato nei discorsi, senza esagerazioni o spettacolini teatrali, come fa qualche altro personaggio politico. Una dote che gli italiani hanno apprezzato. Senza contare il fatto che si è trovato a governare il Paese in un periodo difficile, nel pieno di una pandemia mondiale che nessuno aveva mai fronteggiato prima.
La sua uscita di scena, mano nella mano con la compagna Olivia, è stata dignitosa e accompagnata dagli applausi. Poi, l'ex premier ha lasciato un messaggio agli italiani sulla sua pagina Facebook. Ecco il testo integrale.
Ho lavorato nel "Palazzo", occupando la "poltrona" più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l'orgoglio, l'onore e la responsabilità di rappresentare l'Italia.
Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l'affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni.
La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest'ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell'azione, nella determinazione dell'impegno, nell'etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma - vi assicuro - con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione.
Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino.
È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la - P - maiuscola, che ha l'esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita.
Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d'uomo, volto a rafforzare l'equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere.
Con l'Italia, per l'Italia. Grazie.
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