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Tu sei qui: PoliticaForza Italia si oppone alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sapri

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Politica

Il partito critica la decisione del Governatore De Luca e propone il potenziamento della struttura, evidenziando i rischi per la sanità e i costi sociali.

Forza Italia si oppone alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sapri

Forza Italia respinge con fermezza la proposta del Governatore De Luca di chiudere il punto nascita dell’Ospedale di Sapri, sottolineando che la decisione ignorerebbe i disagi per il territorio e comporterebbe un aggravio dei costi sanitari. Il partito propone invece di potenziare la struttura, offrendo nuovi servizi e rendendola attrattiva anche per le donne delle regioni limitrofe, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza e generare ricadute economiche positive.

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 8 maggio 2025 11:07:21

Forza Italia si oppone fermamente alla proposta del Governatore De Luca di chiudere il punto nascita dell'Ospedale di Sapri, ritenendo che tale decisione non solo sia irragionevole alla luce delle normative regionali, ma implicherebbe anche gravi disagi per la popolazione locale e aumenterebbe i costi sanitari. Con un richiamo deciso alle disposizioni dell'Atto Aziendale dell'ASL di Salerno e ai rischi economici e sociali derivanti dalla migrazione delle partorienti verso strutture fuori regione, il partito propone invece di potenziare il punto nascita, valorizzandolo come centro di eccellenza per l'intero comprensorio.

Di seguito il testo integrale inviato in redazione da Roberto Celano.

Il Governatore De Luca continua a rimarcare la sua ferma volontà di voler chiudere il punto nascita del presidio ospedaliero di Sapri ignorando, evidentemente, i disagi legati alla viabilità del territorio. Raccogliendo anche la pur tiepida opposizione dei sindaci del Distretto Sanitario 71, molti di essi condizionati dall'appartenenza politica, Forza Italia ritiene di dover rimarcare con forza il doveroso richiamo alle normative dell'Atto Aziendale dell'ASL di Salerno, recepito con DGR n° 461 del 12/09/2024 e pubblicato sul BURC n°65 del 16/09/2024. Nell'Atto citato, all'articolo 43, si stabilisce che il punto nascita suddetto è ascritto alla Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia di Vallo della Lucania e che, pertanto, trattandosi di un unico centro di costo, la chiusura annunciata non costituisce ragione primaria per un risparmio di risorse. Si sottolinea, infatti, che la soppressione del punto nascita produrrebbe un risparmio davvero esiguo e, pertanto, ininfluente al superamento dell'impegno di spesa previsto dal piano di rientro della spesa sanitaria della Regione Campania cui il Presidente fa spesso riferimento, utilizzandolo strumentalmente per mascherare le proprie scelte clientelari e le proprie responsabilità. Non da ultimo va sottolineato che l'annunciata chiusura del punto nascita di Sapri incentiverebbe una migrazione delle partorienti dal comprensorio del golfo di Sapri verso i presidi ospedalieri della Basilicata, come Lagonegro, con un aggravio della spesa sanitaria per migrazioni fuori regione. Non si trascuri poi che insieme a una donna partoriente si sposta un'intera famiglia per la sua assistenza, con ulteriore aggravio di costi sociali (assenze dal lavoro, costo dei trasferimenti, etc.) e che, trattandosi di una località turistica, per almeno cinque mesi all'anno la popolazione residenziale incrementa esponenzialmente. Per tali ragioni Forza Italia si oppone fermamente alla chiusura e, nel contempo, propone che venga potenziato il punto nascita, implementandone addirittura le attività, con l'istituzione, ad esempio, di parto in acqua, parto-analgesia e di corsi di preparazione al parto, tanto da arrivare addirittura a renderlo attrattivo per le donne in procinto di parto provenienti da zone limitrofe e dalle adiacenti regioni come Basilicata e Calabria, generando anche ricadute finanziarie positive in entrata per la stessa regione Campania. I risparmi di spesa vanno rinvenuti nelle consistenti sacche di sprechi e di clientele che non aiutano a migliorare la indecente organizzazione sanitaria regionale che sta privando nei fatti i campani del diritto di cura. Queste proposte fanno "buona sanità" caro Presidente De Luca, non i meri "ragionamenti contabili" finalizzati a tagliare i servizi pur di preservare i costi utili a foraggiare il consenso.

Dott. Roberto Celano - segretario provinciale F.I.

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