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Tu sei qui: Politica Governo va verso la stretta di Natale, San Marino è in controtendenza: a Capodanno locali aperti fino all'1 di notte
Scritto da (Maria Abate), venerdì 18 dicembre 2020 10:15:20
Ultimo aggiornamento venerdì 18 dicembre 2020 10:15:20
Si va verso la stretta di Natale: si attende solo l'ufficialità dal governo ma per l'Italia sarà un Natale rosso. Ieri c'è stata una riunione tra il premier e i governatori, ma una serie di provvedimenti saranno approvati oggi pomeriggio in Conferenza Unificata e Conferenza Stato-Regioni, mentre entro sabato sicuramente ci sarà il Consiglio dei ministri per varare le nuove misure anti-Covid.
Ci sono divisioni all'interno del governo tra 'rigoristi' e 'possibilisti'. Se De Luca (Campania) e Zaia (Veneto) sono per misure più rigide in vista del periodo natalizio, Fontana (Lombardia) non la pensa allo stesso modo: «Abbiamo avuto una riunione che però è stata anche questa interlocutoria. Il Governo non ha ancora chiarito quale sarà la proposta. Quello che come presidenti del centrodestra abbiamo richiesto è che ci siano certezze, che ci siano i ristori e che siano effettivi per tutte le categorie che subiranno dei danni da questa situazione. Purtroppo per Zaia la situazione del Veneto è un po' peggiore della Lombardia. Credo che noi abbiamo dei buoni numeri quindi ci possiamo permettere di non restringere ulteriormente».
Ma il ministro per Affari regionali Francesco Boccia è stato chiaro: «Dobbiamo fare delle scelte per tutelare i più fragili e gli anziani, a costo di sfiorare l'impopolarità. Dovremo passare il Natale ognuno a casa propria».
Il microstato di San Marino, invece, è in controtendenza. Qui il cenone di Capodanno sarà possibile fino all'1 di notte. Il Governo sammarinese, infatti, varerà un decreto con il quale prolunga l'orario di apertura dei locali e dei ristoranti per il 31 dicembre. Lo ha anticipato il segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta, intervistato da Luca Salvatori per la trasmissione Viceversa di Rtv San Marino. «Purtroppo non ci sono delle misure che scientificamente garantiscono una diminuzione dei contagi - ha detto Ciavatta - molto del dibattito attorno alle misure è usato appositamente per fare polemica, spesso e volentieri lo vediamo in Italia, di matrice politica. Noi abbiamo cercato di dare una continuità alle misure, tanto che in queste seconda ondata decreti e modifiche sono stati pochissimi. Ritengo che tentare le riaperture per Natale non sia stata per l'Italia una mossa azzeccata noi siamo invece rimasti in linea con le nostre indicazioni. Oggi uscirà un decreto sull'ampliamento dell'orario di apertura per l'ultimo dell'anno, perché abbiamo ritenuto, insieme alla struttura sanitaria che piuttosto che chiudere a mezzanotte e lasciare che gli avventori facessero il brindisi fuori dal locale, meglio è che restino all'interno con le dovute misure di sicurezza, mascherina e distanza».
Nel frattempo, il Viminale ha annunciato una intensificazione dei controlli. In vista dell'intensificarsi degli spostamenti nel fine settimana sono stati pianificati «specifici servizi sulla rete viaria stradale e autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali e aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico». È quanto è stato deciso nel corso del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro Luciana Lamorgese, che ha esaminato le misure da adottare per Natale.
Insomma, più controlli nei ristoranti e nelle zone della movida. Per «la prevenzione del rischio di contagio - ha detto il Viminale - mirate attività di controllo interesseranno i locali pubblici e d'intrattenimento, nonché le aree abitualmente ritrovo dei giovani».
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