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Beppe Grillo «decida se essere il genitore generoso o il padre padrone». Questa la sintesi del discorso dell'ex premier Giuseppe Conte, attualmente leader del Movimento 5 Stelle, di cui sta lavorando da mesi alla ricostruzione.

Conte - in quanto leader - chiede «piena agibilità politica», senza l'ingerenza del garante, il quale non ha alcuna intenzione di farsi mettere da parte.

«Sono emerse diversità di vedute su alcuni aspetti fondamentali», ha spiegato ieri al Tempio di Adriano a Roma. «È emerso un equivoco di fondo: io credo che non abbia senso imbiancare una casa che ha bisogno di profonde ristrutturazioni. Beppe mi è sembrato ritenere che vada bene così com'è, salvo alcuni moderati aggiustamenti. Ma io non mi sarei mai prestato a un'operazione di facciata, di puro restyling. Al Movimento servono forti cambiamenti».

Perciò, oggi, 29 giugno, consegnerà a Grillo e poi a Vito Crimi il suo progetto di riforma dello statuto del Movimento e chiederà che sia votato al più presto dagli iscritti M5s.

«Alla comunità Cinque stelle - ha dichiarato - chiedo di non rimanere spettatrice passiva di questo processo, chiedo di partecipare a una valutazione sincera di questa proposta di Statuto e di esprimersi con un voto. Non mi accontenterò di una risicata maggioranza, mi metto in discussione».

Ora, l'attesa è per la reazione di Grillo.

(Foto: Fb Giuseppe Conte)

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