Tu sei qui: Politica“Ruggi” di Salerno tra i peggiori ospedali italiani, Malan (FI): «Le radici storiche di questo disastro risalgono agli anni ottanta»
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 30 maggio 2023 08:38:35
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell'avvocato Sarel Malan, Responsabile provinciale Giustizia ed Affari Costituzionali Forza Italia Salerno, in merito al «dramma del Ruggi e della sanità campana».
L'Agenas ha illustrato con precisione quali siano i punti dolenti della sanità campana. Per quanto riguarda il Ruggi sono stati evidenziati gli enormi tempi di attesa per praticare qualsiasi esame o intervento chirurgico, soprattutto per i pazienti oncologici. Occorrono mesi anche per interventi "semplici" che riguardino patologie tanto banali quanto invalidanti. Pesa il pensionamento di tutta la vecchia guardia ospedaliera che aveva portato l'Azienda ad un notevole livello di qualità. Innervosisce ancor più che i tempi di attesa magicamente diventino brevissimi nel caso in cui si opti per l'attività libero professionale, costringendo gli utenti a spese non indifferenti.
Le radici storiche di questo disastro hanno origine negli anni ottanta allorquando i responsabili politici e medici del Ruggi hanno cominciato a pensare ad una facoltà di medicina a Salerno. Questo processo è stato lungo e travagliato, viziato sin dall'origine dalla volontà di affidare tutto lo sviluppo e l'organizzazione alle due facoltà di medicina di Napoli. Tale scelta ha fatto sì che Salerno divenisse una comoda sistemazione per una pletora di professori in esubero e senza prospettive di carriera a Napoli.
L'arrivo di questi cattedratici, nonostante accordi precisi, ha comportato la graduale occupazione di tutte le posizioni apicali, a scapito di tutto il lavoro in emergenza/urgenza da sempre non preferito dagli universitari. Solo nei reparti di otorinolaringoiatria ed urologia non si è avuto il coraggio di scalzare gli eccellenti primari ospedalieri. Emblematica poi la condizione della torre cardiologica dove un'eccellenza nella cardiochirurgia come Severino Iesu è stato messo in condizione di lasciare l'Azienda. Un processo lungo decenni che costringe oggi i salernitani a sperare di non dover mai varcare le porte dell'Ospedale cittadino. Le responsabilità dell'On. De Luca, prima Sindaco di Salerno e poi Governatore della Campania, sono evidenti, ha assistito a questo processo di distruzione preoccupandosi di qualche titolo di giornale per l'approdo dell'Università di Medicina a Salerno e di qualche incarico dirigenziale per qualche suo fedele sostenitore. Purtroppo c'è solo da auspicare che la sanità campana venga di nuovo commissariata!
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