Tu sei qui: Salute e BenesserePiano Vaccinale Campania, al via adesioni per pazienti fragili. Incaricati i medici di base: «Non facciamo gli impiegati!»
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 17 marzo 2021 09:25:22
L'Unità di Crisi regionale, riunitasi per un'analisi complessiva della situazione pandemica e per l'aggiornamento del Piano vaccini, comunica che ad oggi è stato vaccinato circa il 90% del personale scolastico, e il 95% del personale sanitario. Attualmente è in corso, e sarà intensificata, la campagna vaccinale per gli ultraottantenni e gli ultrasettantenni. Parallelamente, è già partita la campagna vaccinale riservata alle categorie fragili, come da protocollo ministeriale, con vaccino Pfizer. Per la prossima settimana è stato annunciato dal Commissariato di Governo l'invio in Campania di un quantitativo maggiore di dosi, che consentirebbe di accelerare e aumentare il numero di vaccinazioni. Per AstraZeneca, la Campania, come le altre regioni italiane, è in attesa del nuovo via libera alla somministrazione a livello governativo.
Ieri, 16 marzo, una nota della Federazione Italiana Medici di Famiglia scriveva: «Da oggi circola una comunicazione della Regione che richiederebbe l'intervento dei MMG nella registrazione dei vaccini su Piattaforma Regionale. Al momento nessun collega è obbligato a fare tali prenotazioni. Vanno prenotati i pazienti solo nel caso in cui i Medici non somministrano le vaccinazioni».
«Noi facciamo i medici, non gli impiegati. Da stamattina siamo subissati di telefonate e messaggi di pazienti che chiedono di essere prenotati sulla Piattaforma, ma non è nostro compito», ha detto Silvestro Scotti, Segretario Generale della FIMMG e Presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli.
E precisa: «Se un MMG decide di somministrare i vaccini, non vi è alcun motivo per inserire tale dato. Probabilmente questa richiesta nasconde due contenuti: non ci sono vaccini, le aziende vogliono escludere i MMG dalla vaccinazione richiedendo a questi ultimi i dati dei pazienti secondo il criterio della fragilità di cui solo i MMG ne sono in possesso».
In merito alla vaccinazione delle categorie fragili, precisa l'Unità di Crisi, che coinvolge, come da accordo sottoscritto dalle parti e approvato anche dalla Giunta Regionale, sarà pubblicato a breve sul sito istituzionale il Piano Vaccinale della Regione Campania.
«Il dato sostanziale - scrive l'Unità di Crisi rispondendo alla lettera della FIMMG - è che non tocca ai pazienti fragili né ai loro conviventi o assistenti la procedura di adesione sulla piattaforma regionale. È previsto pertanto che i medici di medicina generale individuino tra i loro assistiti, coloro che appartengono alla categoria di "elevata fragilità", registrandoli sulla piattaforma e certificandone lo status. Contestualmente è previsto che gli appartenenti alla categoria di elevata fragilità, possono essere registrati e vaccinati dalle Aziende ospedaliere e i Centri regionali di riferimento che li hanno in ricovero e/o in cura per follow up».
Da oggi, mercoledì 17 marzo, è aperta, come già comunicato, la piattaforma per l‘inserimento, da parte dei medici di medicina generale, delle adesioni dei pazienti delle categorie fragili.
Nel Piano vaccinale della Regione Campania aggiornato a marzo 2021, «considerato che risulta ormai in via di completamento la vaccinazione delle categorie di persone di cui alla fase 1 (operatori sanitari; operatori ed ospiti di RSA e case alberghi per anziani; persone di età superiore a 80 anni)», ai fini del prosieguo della campagna vaccinale, si individua il seguente ordine di priorità:
- Categoria 1. Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave);
- Categoria 2. Persone di età comprese tra 70 e 79 anni;
- Categoria 3. Persone di età compresa tra 60 e 69 anni;
- Categoria 4. Persone con comorbidità di età <60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili;
- Categoria 5. Resto della popolazione di età <60 anni.
Sono inoltre considerate prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall'età e dalle condizioni patologiche, quali personale docente e non docente, scolastico e universitario, Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali.
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