Tu sei qui: Salute e Benessere"Zosurabalpin", scoperto antibiotico contro un batterio resistente ai farmaci
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 4 gennaio 2024 12:08:14
L'aumento della resistenza agli antibiotici è diventato un serio problema a livello globale. Secondo le autorità sanitarie internazionali, questa crescente resistenza potrebbe causare fino a 10 milioni di decessi all'anno entro il 2050. Questa minaccia è in parte dovuta a una specie batterica sempre più difficile da trattare, ossia l'Acinetobacter baumannii. Di fronte a questa pericolosa sfida, un gruppo di scienziati provenienti dall'Università dell'Illinois negli Stati Uniti e dall'azienda farmaceutica svizzera F. Hoffmann-La Roche ha identificato e sviluppato un nuovo antibiotico. Zosurabalpin è stato annunciato in due articoli pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature.
L'Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi (Crab) è un batterio di particolare preoccupazione, classificato come patogeno critico di priorità 1 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Si tratta di un batterio Gram-negativo, difficile da debellare a causa della sua membrana esterna protettiva contenente lipopolisaccaridi (Lps), resistenti alla penetrazione di diversi antibiotici.
Il team composto da Claudia Zampaloni, Patrizio Mattei e Konrad Bleicher ha identificato questo nuovo antibiotico come un "peptide macrociclico ancorato" con promettente attività contro il Crab. Zosurabalpin impedisce ai lipopolisaccaridi di raggiungere la membrana esterna del batterio, inibendo il trasportatore molecolare che facilita il loro movimento attraverso il doppio strato lipidico. Un'analisi dettagliata del meccanismo d'azione di questa classe di antibiotici rivela che essi intrappolano il trasportatore molecolare di lipopolisaccaridi, impedendogli di muovere queste sostanze e portando alla successiva morte del batterio.
Nonostante la promettente attività di Zosurabalpin, è necessario sottolineare che il suo utilizzo potrebbe comportare il rischio potenziale che emerga una nuova resistenza anche a questo composto. Questa possibilità richiede ulteriori indagini in condizioni clinicamente rilevanti, motivo per cui sono attualmente in corso ulteriori sperimentazioni.
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