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Tu sei qui: Storia e StorieMorte De Donno. Italia sotto choc per la morte del padre della terapia del sangue iperimmune
Scritto da (Admin), mercoledì 28 luglio 2021 06:26:02
Ultimo aggiornamento mercoledì 28 luglio 2021 06:50:32
La notizia ha scosso dapprima i social network, quando tutti speravano fosse una bufala, poi l'ufficialità: Giuseppe De Donno è morto.
Il papà della terapia del sangue iperimmune, uno degli uomini simbolo della lotta al CoViD, combatteva forse contro un male invisibile causatogli dalla sovraesposizione mediatica ricevuta in forza del suo impegno contro il virus.
A fine giugno aveva deciso di lasciare il suo ruolo di primario ospedaliero per fare il medico di famiglia. Molto attivo sui social, la sofferenza, il dolore che ha incontrato durante i primi mesi del 2020 lo avevano profondamente cambiato. La sua pagina Facebook, che contava più di 50mila follower, è stata chiusa, probabilmente dallo stesso De Donno.
A settembre scorso, pubblicando una vecchia foto con i suoi genitori, scrisse «Questa è una delle poche foto che ho con entrambi i miei genitori. Racchiude tutta una vita, con i suoi dolori, le sue gioie. La vita. Che strana che è. Ci vuole tantissima forza. Tantissimo coraggio. Tantissima serenità.La vita. Un cammino.»
Un cammino terminato troppo presto per Giuseppe De Donno, 54 anni, ex primario pneumologo del Carlo Poma si è tolto la vita ieri pomeriggio, 27 luglio, nella sua abitazione di Curtatone, lasciando senza parole tutto il mondo della sanità italiana e i tanti suoi estimatori.
Il medico lascia nel dolore la moglie Laura Mizzulinich e i figli Edoardo e Martina.
L'Italia perde un grande medico e un grande uomo che tanto ha dato durante la lotta al coronavirus. Un uomo sensibile e forse troppo fragile, quella fragilità nascosta dalle sue stesse competenze e che, proprio grazie al suo ruolo, è riuscito a celare a tutti.
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