Tu sei qui: Territorio e AmbienteEmergenza peste suina nel Salernitano: 24 maggio riunione della Regione con le associazioni venatorie
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 23 maggio 2023 09:12:47
I Carabinieri forestali hanno scoperto cinque carcasse di cinghiali infetti dalla peste suina africana nel Salernitano.
La peste suina africana (Psa) è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali selvatici, causando un'elevata mortalità tra gli animali infetti. Sebbene il virus non sia pericoloso per gli esseri umani, può provocare gravi conseguenze socio-economiche. Le aree colpite subiscono consistenti perdite economiche a causa della morte degli animali, delle restrizioni sui movimenti di maiali, cinghiali selvatici e dei loro prodotti, nonché dei costi associati alle misure di controllo.
Il ritrovamento delle carcasse, in stato avanzato di decomposizione, è avvenuto il 20 maggio nella foresta Cerreta Cognole. I resti sono stati immediatamente trasferiti all'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici (Napoli) e le analisi biomolecolari eseguite domenica 21 maggio hanno confermato la presenza del virus della peste suina africana.
Di conseguenza, è stata convocata l'Unità di crisi locale e regionale alla presenza del Commissario straordinario per la Psa, del Centro di referenza nazionale e della Direzione generale della sanità animale del Ministero della Salute.
L'arcale interessato al momento sembra delimitato ai territori dei comuni di Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Padula, Sanza e Sassano.
Il 24 maggio, alle 17, informa la Giunta Regionale della Campania, presso il Presidio Ospedaliero di Polla — Sant‘Arsenio, si terrà un incontro con le associazioni venatorie, che «attesa la valenza emergenziale di tali rinvenimenti» dovranno «allertare le sezioni provinciali di appartenenza, con particolare riguardo quelle della provincia di Salerno, affinché sollecitino le squadre di caccia al cinghiale e i propri cacciatori a svolgere un attento monitoraggio del territorio di appartenenza al fin e di acquisire le informazioni utili a una migliore definizione del fenomeno».
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