PoliticaSalerno, tensioni in aula: salta il Consiglio Comunale. Iannone (FdI): «Specchio della crisi del sistema deluchiano»

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Salerno, tensioni in aula: salta il Consiglio Comunale. Iannone (FdI): «Specchio della crisi del sistema deluchiano»

Il Primo Cittadino, Vincenzo Napoli, ha precisato che «il sindaco, la giunta e la maggioranza lavorano compatti al servizio della città e la seduta di mercoledì consentirà di approvare i punti qualificanti all’ordine del giorno»

Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 27 marzo 2023 17:48:24

A Salerno la maggioranza è in balia di divisioni che questa mattina, 27 marzo, hanno fatto saltare il Consiglio comunale per la mancanza del numero legale. Assenti in Aula Galdi, Caramanno, Fiore, Iannelli, Polverino, Zitarosa (arrivato poi all'ultimo minuto) e Sorrentino. Eppure, nella seduta di stamattina, si sarebbe dovuto discutere di questioni economiche centrali come l'accorpamento di Salerno mobilità in un'unica holding e la legittimità della deviazione del fiume Fusandola, dopo le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin.

In tarda mattina con una nota ufficiale l'Amministrazione comunale ha fatto sapere che la nuova seduta del Consiglio comunale è stata convocata per mercoledì alle ore 9:30. Il Primo Cittadino, Vincenzo Napoli, ha precisato che «il sindaco, la giunta e la maggioranza lavorano compatti al servizio della città e la seduta di mercoledì consentirà di approvare i punti qualificanti all'ordine del giorno».

Quindi ha dichiarato: «La minoranza si è assunta la responsabilità politica di far rinviare la seduta consiliare abbandonando l'aula in un momento nel quale alcuni consiglieri di maggioranza (presenti comunque a Palazzo di Città) erano impegnati presso gli uffici per attività istituzionali. La minoranza si è così sottratta al confronto democratico con un espediente che non interferirà in alcun modo sull'azione amministrativa della maggioranza al servizio della città».

Tempestiva la replica del consigliere di minoranza di Forza Italia, Roberto Celano:«Forse in preda allo sconforto anche il Sindaco Napoli, generalmente alquanto equilibrato, quantomeno nelle dichiarazioni, dà segni di stanchezza ed inizia a farneticare, attribuendo all'opposizione la responsabilità di aver fatto "saltare" la seduta del Consiglio Comunale. Evidentemente chi manovra i fili, il Governatore ed il figlio Piero, non gli avranno ben spiegato che, da quando esiste la politica, è la maggioranza che ha l'onere di garantire il numero legale e la minoranza ha il dovere di ostacolare provvedimenti che ritiene assunti non nell'interesse della città e, in ogni caso, non condivisibili. La verità è che in 30 anni di sistema, di gestione capillare del potere, per la prima volta la maggioranza non riesce a mantenere il numero legale in Consiglio Comunale. È un dato politico significativo. Il sistema inizia a vacillare, a sgretolarsi. Lotta di poltrone e timore di argomenti scottanti all'Odg hanno, evidentemente, scoraggiato colleghi di maggioranza ad essere in aula. Altro che le scuse "fanciullesche" addotte dal Sindaco a giustificazione di assenze "strategiche". Nel frattempo la città versa in condizioni di abbandono ed è, per ammissione anche dei Revisori dei Conti, sul baratro del dissesto. Si restituisca, quanto prima, la parola agli elettori per evitare ulteriori guai irreversibili alla città!».

A commentare l'accaduto anche il Senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, Parlamentare del collegio salernitano: «Non era mai successo in 30 anni che un Consiglio comunale di Salerno non iniziasse proprio per mancanza del numero legale. Un chiaro segnale di una maggioranza implosa e di una crisi del sistema deluchiano che arriva fino al cuore del suo potere. Ormai la Città è allo sbando mentre il cerchio magico si chiude a riccio nel palazzo. I consiglieri comunali non mugugnano più ma sono in evidente sofferenza rispetto a linee e decisioni che vengono intraprese in altri luoghi e da altre persone fuori dall'istituzione comunale. È auspicabile un atto di dignità politica per responsabilità verso la Città' e i salernitani: vadano a casa se non sono capaci di Amministrare».

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