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Tu sei qui: Salute e BenessereCaos vaccino AstraZeneca, Burioni: «Non approvo silenzio casa farmaceutica. C’è bisogno di fiducia»
Scritto da (Maria Abate), mercoledì 7 aprile 2021 16:51:09
Ultimo aggiornamento mercoledì 7 aprile 2021 16:59:00
Roberto Burioni, medico e professore ordinario di microbiologia e virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ma anche autore del libro "Il vaccino non è un'opinione: Le vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire", si è espresso sulla vicenda che sta interessando il vaccino anti-covid AstraZeneca.
Infatti, dopo le ulteriori segnalazioni di trombosi dopo la somministrazione, è atteso un nuovo verdetto dell'Ema. Il nostro Paese dovrebbe decidere la sospensione del suo utilizzo per gli under 55, ma la decisione ufficiale arriverà comunque solo dopo le indicazioni dell'Agenzia europea dei medicinali. Dal suo canto, la casa farmaceutica tace: non rassicura e non smentisce, osserva semplicemente un religioso silenzio, generando ancora più paura e incertezza nelle persone.
Una reazione che trova il disappunto del virologo, che sul suo blog, "Medical Facts", spiega: «I vaccini, come tutti i farmaci e tante altre cose, sono una questione di fiducia. Io guido la mia automobile perché mi fido degli ingegneri che hanno progettato i freni, e sono convinto che, nel momento del bisogno, mi consentirebbero di fermarmi. Nel momento in cui non mi fido più dei freni, in macchina non ci salgo. Per cui nel momento in cui si diffondessero preoccupazioni sul funzionamento dei freni dell'auto che possiedo, io mi aspetterei immediatamente una spiegazione esauriente e tranquillizzante della casa produttrice, in grado di farmi capire quali problemi ci sono stati, perché ci sono stati e perché non mi devo preoccupare e non rottamare la mia auto. Per il vaccino AstraZeneca, in una situazione di grande paura e incertezza della gente, nulla di questo è successo. Un'azienda che conta oltre 76mila dipendenti e che ha realizzato nel 2020 molti miliardi (miliardi, non milioni) di utili rimane nel silenzio e non si degna di tranquillizzare le persone che si sono fidate del suo lavoro e sulla base di questa fiducia si sono fatte iniettare un vaccino. Silenzio totale».
«Questa è una scelta legittima, ma che io non approvo. Evidentemente, in questo momento le priorità di AstraZeneca (che io non conosco e non riesco a comprendere, visto che stanno assistendo alla distruzione totale e definitiva della loro reputazione mondiale) sono diverse da quelle della salute pubblica, e personalmente non ho nessuno strumento che mi consenta di forzarli a parlare e a tranquillizzare la gente», dichiara.
E chiosa: «Però una cosa posso farla: fino a quando loro rimarranno in silenzio, rimarrò in silenzio anche io. Non parlerò più, né in pubblico né in privato, del loro vaccino. Non vedo perché, nel momento in cui decidono di non metterci la faccia, dovrei metterci la mia. A ognuno le sue responsabilità».
(Foto: Fb e Ig Roberto Burioni)
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