PoliticaLa società “Ariete” fa ricorso al TAR per affidamento diretto servizi pulizia a "Salerno Pulita", consigliere Celano scrive alla Corte dei Conti

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La società “Ariete” fa ricorso al TAR per affidamento diretto servizi pulizia a "Salerno Pulita", consigliere Celano scrive alla Corte dei Conti

"La suddetta società, nel citato ricorso, dimostra chiaramente che le condizioni applicate dalla Salerno Pulita sarebbero ampiamente penalizzanti per il Comune rispetto alle tariffe applicate dal soggetto aggregante, ma anche fortemente sconvenienti rispetto ai prezzi mediamente applicati dal mercato"

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 16 marzo 2022 15:04:34

La società cooperativa Ariete, da Bari, ha presentato ricorso al TAR avverso all'affidamento diretto della gestione dei servizi pubblici di pulizia e trasloco degli immobili comunali alla Salerno Pulita da parte del Comune di Salerno a condizioni antieconomiche per l'Ente e con procedura poco trasparente.

Lo scorso 25 settembre 2019 la società era risultata aggiudicataria della gara indetta dalla Città Metropolitana di Napoli per il "Lotto n.2 Salerno CIG 6663252180", ma soltanto i comuni di Scafati, Pontecagnano Faiano e Cava de' Tirreni hanno aderito alla convenzione sottoscritta. Il Comune di Salerno ha invece affidato a Salerno Pulita i servizi di pulizia degli edifici comunali mediante l'istituto dell'in house providing. Alla richiesta di "Ariete" di revocare l'affidamento in house e aderire alla convenzione, il Comune non avrebbe dato riscontro.

Di seguito il comunicato stampa del Capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano, secondo cui «gli affidamenti diretti a Salerno Pulita costano il 25% in più», inoltrato anche alla Corte dei Conti.

Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale è emerso con chiarezza, dagli interventi di diversi colleghi di maggioranza, che il Civico Consesso abbia finalmente chiaro che l'affidamento diretto dei servizi secondo le modalità in house rappresenti solo una deroga ai principi pro-concorrenziali promossi dalla normativa comunitaria. Tutti, pare, abbiano preso finalmente coscienza di ciò che abbiamo con insistenza evidenziato nel corso delle sedute dei Consigli Comunali in cui i colleghi di maggioranza hanno, senza eccessive remore, proceduto ad approvare la scelta di affidare taluni servizi alle partecipate, ossia che la P.A., qualora intenda ricorrere all'autoproduzione, anziché all'esternalizzazione dei servizi, sia tenuta a motivare in modo analitico la scelta, specificando la ragione del mancato ricorso al mercato e le utilità ricavabili per la collettività da una gestione del servizio interorganica. La P.A., insomma, dovrebbe con chiarezza esporre il motivo per cui esternalizza, descrivendo i caratteri del c.d. "fallimento del mercato" per il servizio di suo interesse e dovrebbe, in particolare, giustificare la scelta dell'affidamento in house, rappresentando l'opzione sul piano dei costi e dei benefici per la collettività e per l'Amministrazione. Si richiede, insomma, un'analisi in concreto, effettuata caso per caso, sulla base dei dati comparabili che giustifichi la scelta con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza ed economicità e di qualità del servizio. Per l'affidamento in house di servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, deve essere effettuata, dunque, preventivamente la valutazione della congruità delle offerte economiche dei soggetti in house, motivando le ragioni del mancato ricorso al mercato. Ebbene, è evidente che per i servizi affidati alle partecipate del comune di Salerno tale valutazione appaia oltremodo superficiale. Giammai si è proceduto al confronto con preventivi assunti sul libero mercato e si è affidato in house senza neppure considerare che i servizi espletati dalle partecipate destino perplessità incontestabili anche sotto l'aspetto della qualità. A dimostrazione di ciò ed a solo titolo esemplificativo segnalo la recente determina, a firma del dirigente ing. Serpico, con cui si approva l'impegno di spesa per l'anno 2022 per i servizi relativi alla pulizia presso le strutture comunale affidati a Salerno Pulita a norma del contratto di servizio Rep. n. 26777 e del 13.02.2022, dalla cui analisi appare evidente, anche ad occhio, l'inesistenza della congruità economica dei servizi affidati ed elencati in riferimento ai prezzi applicati sul libero mercato. Non è pensabile che possano impegnarsi 647.980 euro per le pulizie dei servizi igienici comunali o che appaia congrua la spesa di 250.016,32 euro per la pulizia dell'Arechi, o di 355.372,12 euro per la pulizia dei teatri "Verdi" ed "Augusteo" (tra l'altro utilizzati di rado per manifestazioni e spettacoli) o che si ritengano plausibili gli altri costi elencati. Si evidenzia, del resto, che solo con la suddetta determina s'impegnano oltre tre milioni di euro per servizi che vengono espletati, allo stato, da poco più di quaranta unità impegnate nel settore delle pulizie. Se non vi fossero altri servizi affidati al suddetto personale, oltre a quelli elencati nella determina in questione (cosa poco plausibile), il costo impegnato dal Comune per ciascun dipendente impiegato sarebbe di circa 70.000 euro, una cifra spropositata considerando che, nel settore, gli altri costi sostenuti per l'espletamento dei servizi appaiono irrisori. A ciò si aggiunge che le numerose contestazioni elevate dai funzionali comunali addetti al controllo dei servizi, dimostrano, altresì, che la qualità degli stessi non sembrerebbe rispondente alle aspettative dell'Amministrazione. Tali considerazioni, ben dettagliate dallo scrivente in Consiglio Comunale, avrebbero dovuto indurre i colleghi ad esimersi dall'approvare con disinvoltura l'affidamento in house di servizi, senza che si sia provato con chiarezza l'economicità degli stessi ed i vantaggi per la collettività. Le suddette ragioni, del resto, sono le stesse che hanno indotto la società Ariete soc. coop., aggiudicataria della gara indetta dalla Città Metropolitana di Napoli quale soggetto aggregatore per l'affidamento dei servizi di pulizia, sanificazione ed altri servizi in favore degli Enti del territorio regionale della Campania in relazione alla Provincia di Salerno, a ricorrere avverso all'affidamento diretto dei servizi alla Salerno Pulita da parte del Comune di Salerno a condizioni fortemente antieconomiche per l'Ente e con procedura palesemente poco trasparente. La suddetta società, nel citato ricorso, dimostra chiaramente che le condizioni applicate dalla Salerno Pulita sarebbero ampiamente penalizzanti per il Comune rispetto alle tariffe applicate dal soggetto aggregante, ma anche fortemente sconvenienti rispetto ai prezzi mediamente applicati dal mercato. Per tali motivi, per la consapevolezza finalmente riscontrata nell'ultima adunanza consiliare di quanto previsto dalla legge Madia in colleghi che pure avevano, probabilmente con eccessiva leggerezza, difeso ed approvato l'affidamento dei servizi alle partecipate senza tener conto con attenzione della economicità degli stessi e per evitare il protrarsi di eventuali danni erariali, lo scrivente chiede alle S.V., per quanto nelle competenze di ciascuno, di verificare con attenzione se nel recente passato si sia proceduto a ricorrere all'autoproduzione (per tutti gli affidamenti di servizi a società partecipate) nel rispetto delle norme vigenti e se non sia il caso di recedere con solerzia dal contratto siglato con la partecipata a condizioni non proprio favorevoli per l'Ente e senza un'accurata analisi preventiva, per evitare il procrastinarsi di eventuali ingenti danni erariali di cui ciascuno avrebbe responsabilità in relazione al ruolo espletato.

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