Tu sei qui: PoliticaRiabilitazione: i cittadini del Distretto 60 sono cittadini di serie B?
Inserito da (admin), martedì 12 novembre 2019 10:34:44
Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte, Castel San Giorgio, sono i quattro comuni che fanno parte del Distretto sanitario 60 della ASL Salerno. Ai sindaci di questi comuni si è rivolto con una lettera aperta l'ambulatorio Luigi Angrisani per affrontare il tema dell'"emergenza riabilitazione" che si è determinata a causa del blocco dei rinnovi delle terapie e che riguarda, solo in questi comuni, circa 200 pazienti, tutti minori.
Questo il testo della lettera:
Nocera Inferiore, 11 novembre 2019
Oggetto: blocco rinnovi delle terapie ambulatoriali/domiciliari prescritte da medici della ASL a circa 200 minori del DS 60
Ci rivolgiamo a Voi, signori sindaci, non solo in quanto autorità sanitaria locale ma anche in quanto punto di riferimento di tutti i cittadini residenti nei Vostri Comuni.
Ci rivolgiamo a Voi perché nell'ambito fondamentale della riabilitazione i Vostri comuni, quali appartenenti al distretto sanitario 60, stanno vivendo una situazione grave che li vede penalizzati rispetto agli altri Comuni della Asl e della Regione.
Per la prima volta nella storia il Distretto ha bloccato i rinnovi delle terapie di riabilitazione e impedito nuovi accessi. Parliamo di terapie urgenti assegnate da medici della stessa ASL per affrontare patologie anche molto gravi.
I numeri sono pesanti: solo per il nostro ambulatorio si tratta, ad oggi, di 64 accessi negati e 65 rinnovi bloccati, che diventeranno 95 entro novembre. Tutti casi di minori. A questi vanno aggiunti quelli, che non conosciamo, dell'altro centro del Distretto.
Di fronte a questa situazione, del tutto inedita e pericolosa per i pazienti, abbiano diffidato la ASL a far riprendere le terapie interrotte. Ci è stato riposto che ciò non è possibile, che non è stata "negata assistenza ai pazienti ma solo il N.O. alle prestazioni presso il nostro centro", che i bambini possono andare a curarsi altrove.
In pratica si ricorre a formalismi che non risolvono l'emergenza, negando nei fatti quella continuità terapeutica che qualsiasi medico sa essere fondamentale, si invitano i bambini a farsi curare altrove quando ciò non è possibile: ci vorrebbero mesi di percorso burocratico per poi andare in liste di attesa di Centri che stanno già sforando il budget.
Abbiamo anche chiesto al DG della ASL se lo stesso blocco delle terapie adottato per il Distretto 60 sia stato adottato anche per gli altri Distretti i cui centri hanno già sforato il budget (come il 66 Salerno, 62 Sarno, 70 Vallo). Ciò in quanto sembrerebbe che il blocco sia stato adottato solo per il distretto 60. Ad oggi non abbiamo avuto risposta.
Ci chiediamo, e chiediamo a Voi sindaci: i cittadini del Distretto 60 sono cittadini di serie B? Valgono meno dei cittadini di Sarno, Battipaglia o Capaccio?
Si, sono cittadini di serie B. Sono i numeri a dirlo. Guardate la tabella allegata con i dati delle prestazioni e della spesa procapite per terapie ambulatoriali/domiciliari del 2019:
Ovvero: la ASL di Salerno è penalizzata rispetto alla Regione, il Distretto 60 è penalizzato rispetto alla ASL di Salerno. Gli ultimi degli ultimi. Ecco perché i budget vengono sforati.
A questo danno si aggiunge la beffa: il Distretto 60 da un lato è fra i più penalizzati, dall'altro sembrerebbe l'unico a cui vengono bloccati i rinnovi delle terapie. Cittadini di serie B, appunto, da lasciare senza cure dicendogli "andate altrove".
Chiediamo a Voi, sindaci e primi rappresentanti delle Vostre comunità, di essere anche su questo fronte dalla parte dei Vostri cittadini, per tutelare un diritto che non può essere negato: quello di essere curati, di non essere malati di serie B.
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