Tu sei qui: Economia e TurismoRistoranti riaperti di sera? Si vedrà nel nuovo Dpcm. Fipe Confcommercio Salerno: «Ore serali preziose per le attività»
Inserito da (Maria Abate), lunedì 8 febbraio 2021 11:37:11
L'ultimo Dpcm firmato dal premier uscente Giuseppe Conte scadrà il 5 marzo. Ma se il nuovo governo si insedia venerdì, come da prospettive, potrebbe essere emanato prima dei termini un nuovo Dpcm con le restrizioni decise dall'esecutivo di Mario Draghi.
Anche per questo le Regioni sono in pressing sul governo dimissionario per riaprire i ristoranti nelle zone gialle anche la sera, nonostante il parere contrario del Comitato tecnico scientifico, che già il 26 gennaio scorso aveva risposto con cautela alla proposta del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli (M5S).
«Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l'efficacia nella mitigazione del rischio. Naturalmente, si rimanda alle valutazioni del decisore politico, ma andrebbero considerate le diverse tipologie dei pubblici esercizi, distinguendo tra ristoranti e bar», scriveva il coordinatore del Cts Agostino Miozzo.
Tale possibilità - ha sottolineato il Cts - dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull'applicazione delle misure di sicurezza sanitaria: distanziamento di un metro non solo tra i tavoli, ma anche nelle aree di passaggio, l'utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, l'esposizione di una chiara informativa all'esterno dei locali con l'indicazione della capienza massima.
Intanto, dal distretto provinciale di Fipe Confcommercio Salerno, arrivano le considerazioni del Presidente Giuseppe Gagliano: «È noto che gran parte del fatturato dei pubblici esercizi venga realizzato nelle ore serali. Le imprese sono in piena emergenza economica e hanno bisogno di riprendere a lavorare. Ma per evitare che l'apertura fino a sera per quei locali che possono garantire la sicurezza ai clienti, privilegiando il distanziamento e le sedute ai tavoli, sia solo un passo avanti temporaneo, va assicurato il massimo rigore nel rispetto delle misure. Questa è la posizione che abbiamo sempre rappresentato alle Istituzioni, con cui non è mai venuto meno il confronto».
Ma l'Istituto superiore di sanità rilancia l'allarme: la situazione epidemiologica è in peggioramento, anche a causa delle varianti del Covid ormai diffuse in diverse regioni, con il rischio concreto di un rapido aumento della diffusione del virus. Insomma, staremo a vedere.
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