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Tu sei qui: Economia e TurismoTurismo e ripartenza, Puopolo (Confindustria): «Post-lockdown occasione per riprendere discorso destagionalizzazione»
Scritto da (Admin), martedì 23 giugno 2020 13:04:38
Ultimo aggiornamento martedì 23 giugno 2020 13:11:00
«L'estate 2020 sta attraversando un momento difficilissimo per il turismo. Per tentare di dare un po' di ossigeno non solo alle strutture alberghiere, ma anche ai dipendenti stagionali, che sono quelli che non avendo lavorato finora sono più in difficoltàè necessariotentare diallungare la stagione», ha detto il presidente del gruppo alberghi e turismo di Confindustria Salerno Giovannantonio Puopolo a Occhi Su Salerno.
Un appello che l'imprenditore turistico rivolge ai politici e agli operatori turistici della Costa d'Amalfi in uno sforzo sinergico per il bene comune. «Non è cosa semplice, perché non dipende esclusivamente dai turisti che arrivano, ma dal meteo e principalmente dalla rete urbana, perché se gli stabilimenti balneari chiudono, i bar chiudono e i negozi chiudono, i visitatori si troveranno dinnanzi a una città fantasma», ha spiegato Puopolo.
Quanto ai turisti, «ne arriveranno pochi quest'anno, per ovvi motivi», ha osservato, «ma potrebbe essere il momento giusto per riavviare il discorso della destagionalizzazione in modo tale che i risultati potranno essere riscontrati già tra l'anno prossimo e l'anno successivo, il tempo necessario affinché si possa capire cosa cercano i visitatori che giungono in Costiera Amalfitana e si riesca a portare il sistema a pieno regime».
«Così facendo, si potrà dare anche una fortissima mano alle aree interne, sfruttando periodi come novembre o dicembre in cui i turisti non possono andare al mare, ma andranno alla ricerca di bei posti in cui assaggiare i prodotti tipici, che costituiscono l'attrazione principale in un periodo in cui il turismo balneare va escluso per forza di cose», ha dichiarato Puopolo.
In quest'ottica, la soluzione più vantaggiosa sarebbe quella di «mettere in rete i prodotti tipici delle aree interne e costiere». Dunque, per l'esponente di Confindustria, bisogna puntare sul Limone Costa d'Amalfi IGP, sulle castagne di Scala, sui vini di Tramonti e quelli irpini, sui prodotti caseari dei Monti Lattari, sulla noce di Avella, sull'olio di Ravece, in uno sforzo comune che punti al rilancio dell'intera regione, grazie alle eccellenze di cui è ricca la Campania.
Fonte: Occhi Su Salerno
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